Trading online per camerieri cubani

28 Luglio 2020 di Indiscreto

Il caso del trading online del fidanzato cubano di Rocco Casalino è quasi del tutto assente dalle televisioni ed è di questo che vogliamo parlare, senza entrare nel merito di una vicenda grave, con sospetto uso di informazioni privilegiate (poi usate male, ma non c’entra), e al tempo stesso ridicola: a meno di non credere che un cameriere disoccupato dalla sera alla mattina si metta ad investire sul petrolio, usando anche i soldi avuti in prestito dalla banca per aprire un sushi-bar.

Anche quest’ultimo un aspetto interessante della vicenda, come notato da chi viene vivisezionato quando chiede un mutuo comunque garantito dalla casa. Ma non divaghiamo e andiamo diretti al punto: perché lo scoop de La Verità (in sintesi: la segnalazione della banca di Alvarez all’ufficio antiriciclaggio, vista la movimentazione del conto non congrua, intorno ai 150.000 euro, per un uomo senza proprietà e senza redditi) è stato ripreso da diversi giornali, oggi ad esempio da Repubblica con un’intervista all’improvvisato trader, ma è quasi del tutto assente dalla principale fonte di informazione degli italiani e cioè la televisione.

Si è arrivati al punto, quasi a reti unificate, di non leggere nemmeno la smentita del portavoce del presidente del Consiglio, pur di non dare la notizia. Siccome non è che l’informazione italiana sia in mano ai 5 Stelle, la spiegazione è una sola: i giornalisti hanno come principali interlocutori gli addetti stampa e non i protagonisti. Chi scrive sulla carta stampata può fregarsene, andando di retroscena (anche questi magari imbeccati da qualche addetto stampa abile come Casalino, ma è un altro discorso), chi lavora in televisione ed è schiavo della dichiarazione e dell’intervista invece no. Per quanto sia difficile credere che esista un presidente del Consiglio, sia pure di un paese-barzelletta, che non ti conceda un’intervista perché hai criticato il fidanzato del suo portavoce.

Di certo la linea difensiva di Casalino (in attesa di giocarsi la carta dell’omofobia, già tirata fuori da qualcuno), quella del povero cubano vittima dell’insistenza delle società di trading online e della ludopatia, è offensiva per l’intelligenza del più stupido dei lettori. La sua fortuna è che non ci sono quasi più lettori, ma solo telespettatori, indifferenti sia all’insider trading sia all’abolizione di fatto del Parlamento.

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