Terzo mandato per governatori e sindaci

23 Febbraio 2024 di Stefano Olivari

Terzo mandato per governatori e sindaci o no? I giornalisti sembrano molto eccitati da questo dibattito fra partiti e persone che hanno paura di perdere un posto ed altri che lo vorrebbero occupare. Un dibattito trasversale a destra e sinistra e che non accenna a fermarsi nonostante lo stop della commissione affari costituzionali del Senato alla proposta della Lega, quella di rimuovere il blocco a due mandati per i governatori. Gli schieramenti sono più o meno questi: Lega per il terzo mandato consecutivo, anche ai sindaci, e PD spaccato fra vertice (Schlein, ma non solo) contro questo prolungamento e politici locali (su tutti Bonaccini) a favore. Contro il terzo mandato, come i vertici del PD, Fratelli d’Italia.

Nessuna battaglia ideale, ma soltanto la convenienza. La Lega teme che alla scadenza del secondo mandato i suoi governatori (tipo Zaia 2025) vengano sostituiti da gente di Fratelli d’Italia vista la forza elettorale del momento, Fratelli d’Italia ha ovviamente la prospettiva opposta, e una Forza Italia allo sbando si è ritagliata uno spazio da gregario liberale della Meloni, in cambio di qualche poltrona futuribile. Comprensibile anche il no dei 5 Stelle, che non hanno più la forza di far eleggere uno dei loro ma possono politicamente ricattare la Schlein per una candidatura congiunta ma a loro gradita: è esattamente così che è andata in Sardegna, dove domenica Alessandra Todde, deputata dei 5 Stelle, sarà la candidata PD e 5 Stelle contro Truzzu e Soru.

E noi oggi invece di scrivere un longform su Falko Götz chiediamo un parere proprio su questo. Che sono direttamente parte in causa, visto che al di là della convenienza politica si fronteggiano due distinte scuole  di pensiero: quella dell’esperienza, diciamo pure della competenza, amministrativa, e quella della necessità di un ricambio non soltanto generazionale. Lo sport di solito sceglie i presidenti a vita, basti vedere come è saltato il limite per quelli federali con il risultato di avere un Petrucci alla FIP fino ai suoi 162 anni, con i suoi cantori che amano il già visto e già sentito. Ma quando ci trasformiamo in tifosi della politica, sempre da bar, magari le cose cambiano. Terzo mandato o no?

 

 

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