Non è un paese per giovani

19 Giugno 2009 di Stefano Olivari

Le partite fra vecchie glorie sono fondamentalmente tristi, in quasi tutti gli sport e anche quando il fine è di pseudobeneficenza. Tremendo vedere Sampras servire come il ragioniere dell’ufficio sinistri, angosciante osservare Gerd Muller impiegare dieci secondi a girarsi: va detto che è più un problema nostro che loro, che spesso stanno benissimo e nella peggiore delle ipotesi hanno qualcosa da raccontare. Lo sport in cui l’ultraquarantenne fa meno pena è senz’altro il basket, pensiero profondo che ci viene in mente ad ogni partita di vecchi a cui assistiamo (la più bella due anni fa, con l’allora sessantaduenne Aldo Ossola, fra l’altro tuttora tesserato FIP in prima divisione per lo Sporting Varese, a spiegare il gioco) e leggendo oggi i convocati della nazionale italiana di Maxibasket (over 45) per i Mondiali che si disputeranno a Praga a partire dal 27 giugno. Agli ordini del pluriscudettato Alberto Bucci la stella sarà il tonicissimo Antonello Riva, attualmente dirigente a Veroli, mentre fra gli altri spiccano i nomi di Carera, Fantozzi, Gay, Montecchi, Dal Seno. Invece ai World Masters Games di Sydney, il prossimo ottobre, la stella degli Usa over 55 sarà l’indimenticabile Chuck Jura. Schema principale: lo Sceriffo in post basso che attira un raddoppio e scarica per l’amico Sam Martin, dentista nella vita ma tiratore a livelli JJ Redick (quello di Duke, mentre quello attuale in certe partite dei playoff con i Magic sembrava quasi uno specialista difensivo) a Nebraska University. Non sapremmo spiegare esattamente perchè, ma non ci mettono tristezza.

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