Di qua o di là

Merkel o Petry?

Biro 21/12/2016

article-post

Mentre mettiamo in linea questo ‘Di qua o di là’ l’attentato di Berlino non ha ancora un colpevole chiaro: in teoria a guidare quel camion potrebbe essere stato anche un monaco buddista, uno shutzen cristiano, un calciatore shintoista o un panettiere ebreo. Però dal punto di vista politico e mediatico siamo al solito Islam contro il nostro mondo, dove esiste qualcuno convinto che la Supercoppa italiana in Qatar sia l’integrazione fra due culture. Il fatto che ad essere colpita sia la Germania fa ancora più sensazione, vista la politica dell’accoglienza della Merkel nei confronti di profughi con vari gradi di credibilità (un siriano può scappare da una guerra, un pakistano no) che l’ha resa, a seconda di come la si pensi, una grande e realista statista o una che sta ponendo le basi per la fine della Germania.

Non c’è dubbio che la cancelliera con queste posizioni, e la stessa moderata reazione delle ultime ore, si sia guadagnata consensi internazionali di élite ma al tempo stesso rischi qualcosa in vista delle prossime elezioni presidenziali. Sembrano dispersi i socialdemocratici della SPD, che come molte sinistre europee hanno lasciato al loro destino le classi sociali inferiori puntando sulla borghesia mediamente acculturata e benestante: abbandoneranno l’attuale ‘governissimo’ ma hanno difficoltà nel proporre un candidato credibile (Gabriel? Schultz?) contro questa Merkel che intercetterà senz’altro qualche voto di centro-sinistra cercando di perderne il meno possibile al centro-destra (dove la CSU e parte della CDU hanno il mal di pancia).

Non crediamo ci sia partita, se non in alcuni land, ma se vogliamo trovare una contrapposizione forte allora in questo momento in Germania il partito anti-Merkel è senza dubbio la AFD di Frauke Petry, che rispetto ad altre destre europee (anche alla Le Pen, per dire) punta più sul pericolo dell’islamizzazione della società che sulla delinquenza o l’immigrazione in generale (a cui comunque è contrarissima). Non si sta insomma parlando di risposte al terrorismo, al di là del fatto che la polizia tedesca stia facendo una figura peggiore dei RIS di Parma, ma di due visioni del futuro della Germania che si sfidano apertamente. Il ‘Di qua o di là’ non ha quindi bisogno di troppe spiegazioni: Merkel o Petry? Per il momento una questione più ideologica che elettorale, visto che su base nazionale l’AFD viene dato sul 15% e in contesto politico proporzionale, con la presenza significativa anche di Verdi e Linke, ha poche speranze a meno che gli immigrati o i tedeschi di religione islamica non si mettano in massa ad ammazzare i veri tedeschi. Ma in quel caso non ci sarebbe più il problema delle elezioni.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Max Pezzali o Mauro Repetto?

    I concerti di San Siro di Max Pezzali sono il pretesto per un Di qua o di là da anni Novanta, cioè la nuova frontiera della nostalgia. Sì, perché sul palco insieme a Pezzali si è presentato per alcune canzoni (le loro, quelle di Hanno ucciso l’Uomo Ragno e Nord Sud Ovest Est) Mauro Repetto, […]

  • preview

    Trump o Biden?

    Chi vincerà fra Donald Trump e Joe Biden? Ci eravamo posti la domanda due mesi fa, ma adesso si vota sul serio e tante analisi copiate dal New York Times o da siti di destra verranno messe alla prova di quelle che chiamiamo urne solo per convenzione. A poche ore dai primi risultati, che rischiano […]

  • preview

    Pelé o Maradona?

    Pelé, nato Edson Arantes do Nascimento, compie oggi 80 anni, Diego Maradona fra una settimana esatta ne fa 60. In segno di rispetto ci rifiutiamo di fare storytelling su questi due fenomeni, con il brasiliano che di fatto ha passato il testimone all’argentino: quando nel 1977 si chiuse il triennio ai Cosmos di Pelé, il […]