Mai dire Dubai

7 Dicembre 2009 di Italo Muti

di Italo Muti
Due cose su Pessina, la rabbia di Berna, la fuga dalla Svizzera, gli amici del Britannia, la finanza islamica, gli sceicchi milanisti, il prodotto di Sky, gli sportivi Totti e Balotelli.

1. Dopo il mitico Pessina e la sua lista, in bilico fra servizi segreti e il ruolo di vittima sacrificale, spuntano dalla nebbia i private banker elvetici che vanno ad offrire le liste degli investitori italiani che non hanno aderito allo scudo fiscale. La segretezza svizzera si dilegua al tempo della rumba mentre the italian shield colpisce sempre più forte nelle casseforti della cesariana Helvetia.
2. La rabbia di Berna sale a dismisura quando il piano italiano di bloccarne l’entrata nella white list diventa nota. Ma come, prima ci tolgono una delle nostre industrie più fiorenti, il silenzio bancario, ci boicottano i rimpatri giuridici perquisendo le filiali delle nostre banche in Italia, e dulcis in fondo, ci ostacolano il progetto di diventare trasparenti e puliti? In effetti a Roma, dopo avere avuto la quasi certezza del boom dei rientri di capitale grazie al maxi condono scudato, con le conseguenti entrate fiscali, hanno pensato di bloccare l’entrata della Confederazione Elvetica nella white list. 3. Se infatti, la Svizzera si adeguasse alle normative vigenti in molti paesi fra cui l’Italia, sia dal punto di vista bancario che di antiriciclaggio e di trasparenza, allora le aziende italiane potrebbero trasferire le proprie attività aldilà del confine, come in Francia per esempio, beneficiando di migliori condizioni infrastrutturali e di costo. La cosa temuta dal governo è la fuga dell’imprenditoria medio-piccola, specialmente lombarda, con notevoli ricadute su indotto e posti di lavoro.
4. Gli amici del Britannia hanno già alle spalle cumuli di coincidenze clamorose che ne hanno aumentato in maniera esponenziale portafoglio e potere, diciamo a partire dal 1992. SB è sempre stato un ostacolo che ha rotto le scatole e gli ha impedito di attaccare il cuore dell’azienda Italia in maniera totale. Questo spiegherebbe anche molte alleanze non proprio ortodosse del Cavaliere e, anche, alcune mosse non capibili a prima vista.
5. L’ultimo tassello settimanale è la presunta superiorità della finanza islamica. Come a Dubai? Come sulle loro piste invernali finte in mezzo al deserto? Certo che gli investitori internazionali che hanno massicciamente acquistato proprietà immobiliari in loco, si trovano adesso un capitale dimezzato, qualche banca europea a rischio incaglio e l’onda speculativa ribassista, una prateria da cavalcare.
6. A proposito di sceicchi, ma non dovevano comprare il Milan, la Juventus, eccetera?
7. Davvero qualcuno sta preparando una class action contro Sky per i campionati di serie A farlocchi che ha trasmesso (uno consapevolmente, secondo i promotori)? Nel caso, vorremmo partecipare…
8. Alla fine del derby romano ennesimo gesto di grande sportività dello sportivo Totti, ma i giocatori laziali non devono prendersela perché in fondo è un ragazzo (di 33 anni). La polizza sulla vita giallorossa della stipendiata (un milione e rotti a stagione) Sensi è lui, che se ne approfitta con la consueta arroganza: chi mai gli dirà che ha sbagliato? Un arci-italiano, degno del ritorno in Nazionale.
9. E chi mai dirà a Balotelli che ha sbagliato a simulare una gomitata al volto durante Juve-Inter, al di là del suo atteggiamento generale indisponente nei confronti di tutti? Sotto la Saras Moratti parla sempre e con chiunque (anche con Cozzolino), statisticamente potrebbe dire anche una cosa sportiva.
Italo Muti
(un’altra versione dell’articolo in Dentro La Finanza)

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