L’ultima tentazione di Lucescu

11 Marzo 2013 di Dominique Antognoni

Mircea Lucescu è in trattative avanzate per firmare un contratto almeno triennale con il Paris Saint Germain, la notizia è ormai di dominio pubblico. Il che non significa che l’attuale allenatore dello Shaktar Donetsk siederà di certo sulla panchina francese a partire da luglio, ma solo che gli Al Thani non ne possono più di vedere il (non) gioco di Ancelotti e soprattutto il suo scarso entusiasmo per la causa nonostante i 13 milioni di euro netti a stagione (dopo la tassazione di Hollande, quindi immaginatevi il lordo). Quello che non è di dominio pubblico e che in esclusiva mondiale, visto che risulta a persone vicinissime al sottovalutato, anche da sé stesso, Mircea, riveliamo su Indiscreto è che Lucescu potrebbe lasciare sì l’Ucraina e i suoi 6 milioni a stagione, ma che prima di firmare per gli sceicchi farà almeno una telefonata a Moratti. Che a fine gennaio lo ha chiamato non per la solita chiacchierata cordiale, ma per chiedergli esplicitamente la disponibilità a tornare all’Inter dopo 14 anni e a rilevare quindi la panchina da Andrea Stramaccioni (che ha un altro anno di contratto, ma che per il bilancio non sarà certo  più dannoso di Schelotto). Lucescu è rimasto senza parole e ha preso tempo, ma adesso che c’è l’opportunità del PSG il tempo è scaduto. Da una parte una sfida affascinante e secondo noi impossibile (anzi, affascinante proprio perché impossibile): riportare in alto l’Inter e darle un gioco nonostante Moratti per capacità di spesa sia il gemello povero del Moratti di qualche anno fa, oltre che di quello del 1999. Dall’altra un club con potenziale di spesa senza limiti e la richiesta non tanto di vincere la Champions League (lo può fare benissimo anche Ancelotti) quanto di dare un minimo di spettacolo in più. Fossimo in Lucescu (il direttore di Indiscreto ci chiede sempre perché noi due, rumeni, ci parliamo in lingua italiana: la risposta è che abbiamo quasi dimenticato il rumeno…) andremmo senza dubbi a Parigi, ma per quella percentuale di follia che c’è nel calcio daremmo un 10% di possibilità all’Inter. E’ invece sicura al 100% l’opinione che Moratti si è formato su Stramaccioni, ben prima dei recenti tracolli nerazzurri. Quindi leggere di ‘Strama sotto esame’ e ‘Moratti che dà la carica’ farebbe sorridere, se non conoscessimo il funzionamento dei media.

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