La nuova pozione di Obelix

21 Novembre 2009 di Simone Basso

di Simone Basso

1. “Non hai forza per tentare di cambiare il tuo avvenire/per paura di scoprire libertà che non vuoi avere…Ti sei mai chiesto quale funzione hai?” (Franco Battiato 1972).
2. Un aggiornamento scientifico ogni tanto ci vuole, per precisare lo stato reale delle cose. Perchè se abbiamo un compito, qui su Indiscreto, è quello di spazzare via l’epica da bar sport o almeno renderla meno ipocrita. Tutta quella melassa da quattro soldi, spalmata su una montagna di retorica facile e strappalacrime, preparata solitamente sotto dettatura e prezzolata. Visto che dalle altre parti, vantando padrini padroni ingombranti (beati loro…), tendono a fornire una versione dei fatti alterata o di comodo, noi abbiamo bisogno del samizdat: il sistema usato nell’Urss di Stalin per diffondere materiale informativo clandestino.Per farlo compiutamente, necessitiamo di un preambolo tortuoso come la discesa del Fauniera…
3. Qualche anno fa in Irlanda ebbero l’idea di produrre un telefilm dalla verve comica irresistibile, basato su un argomento tabù dalle nostre parti. “Father Ted” elevò a icone di resistenza umana tre preti cattolici, confinati su un’isola sperduta: il protagonista Ted, donnaiolo e scommettitore folle; il vecchio Jack, alcolizzato demente e violento, e il giovane (?) Dougal, un ventiseienne ritardato mentalmente. I tre eroi, esiliati dal mondo moderno perchè impresentabili, rappresentavano loro malgrado il rifiuto totale verso il sistema: improbabilmente anarchici e magnificamente liberi. Ebbene, la serie (che ebbe un successo incredibile) coniò pure un neologismo: il dougalismo, ovvero l’incapacità di distinguere tra realtà e finzione, enunciando frasi talmente stupide e ignoranti da apparire surreali (postdadaiste?).
4. Il punto è proprio questo: oggi i media, chi più chi meno, sognano un mondo di idioti felici, pronti a bere (e quindi consumare) qualsiasi aborto giornalistico partorito dal quarto (e quinto) potere. Insomma un pianeta di Dougal: eterni adolescenti cristallizzati sul vuoto pneumatico, incapaci di andare oltre le frasi fatte e la destrutturazione cerebrale delle stesse. E adesso arriviamo al cuore dell’argomento, che è questo. Nulla di clamoroso, accade ormai con frequenza sospetta da almeno un decennio; tutto ciò è però indicativo per raccontare al meglio lo sport moderno.
5. Il tempismo è degno di un’assistenza al bacio di Oscar Robertson o Gianni Rivera, una sorta di marketing del farmaco performante: autunno e inverno, quindi i periodi di pausa, consentono di testare la nuova pozione di Obelix. Il brand più ricettivo (atletica, ciclismo, sci e nuoto) può adeguarsi e sperimentare metodi più sicuri di prestazioni massime: le discipline più ricche (…) seguiranno gli aggiornamenti con vivo interesse. Perchè non provare l’ultima novità farmacologica su un promettente passista scalatore? In fin dei conti, sognando il podio al Tour, qualcuno è anche disposto a pagare bene: una banale cavia da laboratorio, per esempio un topo, non lo farà mai.
6. Lo facciamo anche per “rovinarvi” la visione dei due megaeventi che caratterizzeranno il 2010: magari vi regaleremo la chiave di lettura giusta, per capire una vittoria nella 50 km di Vancouver o il trionfo tutto gruppo e pressing alto di una combriccola pallonara in Sudafrica. Un metodo semplice e pulito per recuperare dalle fatiche di un incontro tennistico stile maratona: una spillatura indolore (“Già fatto?”) e il dì dopo sarete ancora pronti per la trincea. Promettiamo, un bel giorno, di affrontare serenamente anche la questione del d****g e dell’antid****g, che paiono molte volte come la camorra e la commissione parlamentare antimafia: due realtà simbiotiche e senza vergogna alcuna.
7. Nel frattempo sarebbe bello rendere omaggio alla strage di innocenti incoscienti: esibiti alla pubblica riprovazione se sfregaselle, annegati nel silenzio omertoso quando appartenenti all’intoccabile foot. Avete contato quanti calciatori cinquantenni sono morti recentemente? E la loro solitudine l’avete almeno immaginata? Infatti il problema sta tutto nel nostro sguardo impietoso, forgiato da un fanatismo di tipo fondamentalista: allora, se permettete, giochiamo alle Sliding Doors sportive.
8. Il vostro Borgorosso è lì per entrare in zona Champions e il risultato è di quelli storici: denari e gloria eterna per tutti. Ma il fuoriclasse del Football Club, il carioca Daddarius, è zoppo e sottotono; urge una cura miracolosa per rimetterlo in piedi ed in perfetta efficienza. Ipotesi numero uno: lo siringhiamo come un cavallo, con un prodotto all’avanguardia, e domina la partita decisiva con il suo talento naturale. Daddarius da Pallone d’Oro. Controindicazione sfavorevole: dieci anni dopo quell’incontro si ammalerà e morirà. Ipotesi numero due: evitiamo l’acquasanta e lo schieriamo a basso regime; la squadra perde malamente e sfuma il sogno di una vita. Daddarius mercenario senza cuore. Controindicazione favorevole: vivrà abbastanza per godersi i nipotini.
9. Siate sinceri, ragionate da tifosi, quindi esseri divertiti e irrazionali: a quanti di voi interessano le sorti future di questi gladiatori depilati? In ogni caso potremmo anche aver trovato una miniera d’oro: a far gli informatori scientifici, se si conoscono le scorciatoie giuste, si è ricompensati adeguatamente. Il rumore è quasi sempre gratis, il silenzio invece costa uno sproposito.
10. “Non esiste un’avanguardia, ci sono solo persone un pò in ritardo”. (Edgar Varese)
Simone Basso
(in esclusiva per Indiscreto)
Share this article