Il mondo che allontana i Mancini

22 Agosto 2009 di Libeccio

di Libeccio
1. Personalmente ho nostalgia di Roberto Mancini anche alla luce degli ultimi eventi (sapeva da molto tempo dell’arrivo di Special One al suo posto, comunque prima della gara in cui l’Inter venne eliminata dal Liverpool). Forse l’intera vicenda di Mancio andrebbe riscritta, considerato che a Mancini si è rimproverato (fatto pagare) la debolezza dei risultati in Europa (identici a quelli di Special One). Costava molto meno, otteneva gli stessi risultati e non chiedeva ritocchi allo stipendio con metodi ricattatori. Una persona perbene.
2. Dopo le partite di calcio della serie A alle 12.30 di domenica, ora è il turno del possibile utilizzo del motore nella velatura per le barche cheprenderanno parte all’America’s Cup. I dirigenti sportivi italiani e mondiali fanno a gara a chi la propone più grossa e indecente. Soprattutto contro lo sport e i tifosi.
3. La frattura del polso del Papa ha campeggiato nel titolo di testa su quasitutti i quotidiani nazionali generalisti e sportivi, ma in pochi hanno dato il minimo rilievo alle dimissioni del Vicepresidente della Commissione antimafia Carlo Vizzini e meno ancora ne hanno dato circa le ragioni che lo hanno costretto a rassegnarle. Il vice presidente della Commissione che lo Stato ha costituito quale presidio permanente della lotta alla mafia, secondo le accuse del figlio di Vito Ciancimino, avrebbe svolto il ruolo di “pulitore” di denaro sporco proprio per conto della Mafia spa medesima. Una cosa da nulla.
4. La società Immobiliare Risanamento spa del finanziere d’assalto Luigi Zunino è stata dichiarata tecnicamente fallita e poi salvata da un piano di ancoraggio delle banche creditrici. Aveva accumulato debiti per 5 miliardi di euro dalle principali banche nazionali e off-shore (in primis Unicredit e Banca Intesa SanPaolo). Le stesse banche che fino a poco tempo fa ne raccomandavano l’acquisto ai propri risparmiatori insieme alle principali Agenzie di Rating secondo le quali il titolo, pur in sofferenza, poteva riservare delle belle sorprese. Anche in questo caso un ragionamento serio sul ruolo della stampa economica italiana andrebbe effettuato, considerato che fino a pochi giorni fa nessuno ha scritto una riga sullo stato comatoso della società. Anzi….
5. A proposito della stampa: non dovrebbe ogni giorno ricordare a chi di dovere che nei 4 miliardi di euro della operazione salvataggio Alitalia (pagati da ognuno di noi), figuravano anche delle poste utili a risarcire i piccoli azionisti del titolo?
6. Ho ascoltato un importantissimo dirigente del nuoto nazionale, intervistato dalla tv nel contesto dei Mondiali di Roma. Non parlava neanche un italiano comprensibile. Lo stesso avevo notato giorni prima ascoltando l’intervista tv di un noto assessore del comune di Roma che si esprimeva in modo da far inorridire il grande Trap. Ci sono Ministri della Repubblica che a domanda ‘Dove si trova la Cecenia?’ si sono rifugiati insorrisetti imbarazzati e hanno tirato via dalle telecamere. Altri, sempre Ministri di questo governo, che non sapevano cosa fosse la Consob.
7. Oramai in Italia ogni cosa è concessa agli incapaci mentre i meritevoli vengono tenuti in una condizione di costante emarginazione. L’importante è avere relazioni giuste oppure, se si è donna e piacente, darla allegramente a chi conta. Ma a chi importa? Domanda sorta leggendo i giornali, più concentrati sul particolare pecoreccio che sull’universale ideologico di tutta la situazione.
8. I giudici Falcone e Borsellino sono morti da oltre venti anni. Marcello Dell’Utri è senatore della Repubblica da 14. La “questione italiana” e il suo tragico epilogo di escort e agende rosse scomparse è tutta in queste poche parole: altro che gossip e teleobbiettivi puntati su Villa Certosa.
9. Ho letto e segnalo a chiunque abbia voglia di leggerlo un libro magnifico: “Il giorno prima della felicità”, di Erri de Luca. Sì, il campionato sta per cominciare.
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

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