Facciamoci i complimenti

1 Marzo 2011 di Igor Lario Novo

di Igor Lario Novo
La partita-scudetto del sedicente calcio più importante del mondo, quello in cui tutti vorrebbero giocare quando in Inghilterra e in Spagna non li vogliono più, è stata trattata con sufficienza dai mitici giornali stranieri. Che dell’episodio decisivo di Milan-Napoli scrivono da italiani…

Il titolo di questa rubrica è: “Dicono di noi”. L’idea è quella di proporre al pubblico italiano il punto di vista dei giornali, e dei giornalisti, europei. Inglesi, in particolare, perché chi scrive ha (o si picca d’avere) una conoscenza specifica di quella cultura (giornalistica e non). Oggi è il giorno dopo. Il giorno dopo la partitissima. La madre di tutte le partite del campionato (la Serie A) più bello del mondo. Il torneo che vede protagonista la squadra campione d’Europa e del Mondo (quando fa comodo, e soprattutto propaganda, anche il Football Club Internazionale Milano è una squadra italiana). Il fatto è che le testate europee non è che pullulino di articoli sulla partitissima, almeno al livello con cui vengono trattati da noi Real Madrid-Barcellona. o Manchester United-Arsenal anche sui quotidiani generalisti. Verrebbe da pensare che non è che ci filino un gran che. Sembrerebbe addirittura che del campionato italiano non freghi un fico secco. Nemmeno negli altri grandi Paesi a tradizione calcistica (i.e. Inghilterra, Spagna, Francia, …). Vediamo nei fatti. Cioè negli articoli pubblicati oggi. 
Le Monde liquida Milan-Napoli in un breve trafiletto nel quale si legge: “Imponendosi, lunedì 28 febbraio, contro il Napoli, uno dei suoi avversari diretti per il titolo, il Milan ha realizzato un’eccellente operazione. Dopo 27 giornate, il leader del campionato conta 5 punti di vantaggio sull’Inter e 6 sul Napoli. È stato necessario aspettare il 49esimo minuto di gioco per vedere Ibrahimovic aprire le marcature su rigore, dopo un mani, apparentemente involontario, di Aronica, in area. Pato è poi stato decisivo con un passaggio per Boateng (77esimo), e poi con un tiro vittorioso (79esimo)”. Una buona operazione. Un rigore dubbio. Bene Pato. Fine della storia.
Il Guardian (proprio quel “piccolo quotidiano” inglese) dedica qualche riga in più, ma non tante di più:
“Un rigore aspramente contestato ha messo il leader della Seria A, il Milan, sulla strada di una vittoria casalinga per 3 a 0 sul Napoli, che estende il vantaggio in testa alla classifica a 5 punti. Zlatan Ibrahimovic infila dal dischetto, dopo che Salvatore Aronica viene sanzionato per avere commesso un fallo di mano o per avere bloccato Alexandre Pato. I giocatori del Napoli, infuriati per la decisione, spintonano l’arbitro, ma i milanisti sentono che giustizia è fatta, dopo che due precedenti richieste di penalty di Ibrahimovic e Van Bommel vengono respinte in una partita di qualità estremamente bassa, giocata sotto una pioggia battente. Il subentrante Kevin Prince Boaten realizza il 2 a 0 al 77esimo minuto da un passaggio di Pato il quale, poco dopo, piazza in maniera eccellente il 3 a 0, contro un Napoli che non ha praticamente mai tirato in porta. La sconfitta del Napoli significa che i campioni in carica dell’Inter, guidati dall’ultimo allenatore del Milan, Leonardo, rimangono al secondo posto, dopo la vittoria di domemica per 2 a 0, contro la Sampdoria. Il Milan incontrerà la Juventus il prossimo weekend e affronterà l’Inter nel derby stracittadino il 3 aprile, ma, con 11 partite da giocare, le sue chances di vincere il primo scudetto dal 2004 sembrano buone, soprattutto dopo avere messo all’angolo una delle più grandi minacce. Ibrahimovic e Gennaro Gattuso si buttano avanti per il Milan nei minuti d’apertura del match e Van Bommel, il centrocampista difensivo, è l’improbabile terminale offensivo nel due migliori chances del Milan, prima della pausa. Marek Hamsik spara largo dalla distanza in una rara incursione offensiva, visto che il capocannoniere, Edison Cavani, fa fatica ad entrare in partita e che alla squadra di Mazzarri (campione d’Italia per l’ultima volta nel 1990 con Diego Armando Maradona) manca tremendamente lo squalificato Ezequiel Lavezzi. Il Milan riesce alla fine a far breccia nella difesa napoletana al quarto del secondo tempo, sebbene giocatori, spettatori di San Siro e l’allenatore Massimiliano Allegri, sono sorpresi, come tutti, quando Gianluca Rocchi indica il dischetto del rigore.E a questo punto, la sfida del sorprendente Napoli per lo scudetto sembra a rischio, con un gap di 6 punti da recuperare”. Insomma. Una partitaccia. Quantomeno deludente. Instradata da un rigore quantomeno sorprendente.
E il bello deve ancora venire. Lo spagnolo El Pais è anche più lapidario:
“Di fronte ad un Napoli senza argomenti, al Milan è bastato far valere la sua maggiore qualità nella trequarti offensiva (3 a 0). Pato compare nel secondo tempo e, con le sue accelerazioni, condanna il Napoli con un tiro da fuori area prima (78esimo) e con un assist precedente a Boaten (76esimo). Prima (al 48esimo), Ibrahimovic aveva aperto la strada verso lo scudetto su rigore. La squadra di Allegri fa il break in serie A: l’Inter, secondo, rimane a 5 punti, e il Napoli, terzo, a 6. Nel primo tempo, il duello tra i leader e gli aspiranti campioni era stato un incubo. Un ritratto dello stato catatonico nel quale si trova il calcio italiano. Confrontato al match tra Bayern e Borussia del sabato prima a Monaco, c’è un abisso. Una spiegazione del perché le squadre italiane stanno precipitando: tutte eliminate dall’Europa League e con un piede fuori dalla Champions proprio il Milan, l’Inter e la Roma, dopo le rispettive sconfitte negli ottavi d’andata. Il Napoli paga il contraccolpo della sua eliminazione europea fronte al Villareal. Senza le scintille che ha mostrato in quella partita e senza l’apporto del suo giocatore più creativo, Lavezzi, squalificato, la squadra di Mazzarri si limita a resistere. Difendersi in area, senza offrire nulla in cambio. A Cavani, il goleador, non giunge nemmeno un pallone giocabile. Il centrale Aronica apre il secondo tempo con un misterioso fallo di mano in area, che propizia il rigore del vantaggio di Ibrahimovic. A questo punto il Milan si scioglie e Pato ricorda finalmente il giocatore che ci si aspetta: agile, veloce e incisivo. De Sanctis tiene il Napoli a Galla finché Pato non riesce a infilarlo in contropiede. Mentre il Napoli di Mazzarri non ha praticamente tirato in porta in tutto l’incontro”.’Stato catatonico del calcio italiano’ da noi non si legge. Ma si può essere sostanzialmente d’accordo.
Simpatico, per finire, l’Équipe, che, in un news update alle 22 e 39, di ieri sera, scriveva:
“Imbrigliato per 45 minuti, il Milan beneficia di una decisione arbitrale criticabile, che cambia il corso del match. Il talento Pato dissipa poi ogni contestazione in un incontro in cui Abbiati è rimasto disoccupato e il Napoli troppo teso”.
Per concludere e riassumere quel che sembra essere il sentimento dominante espresso dai giornali stranieri.
Per essere una partita scudetto è stata una partitaccia. Se il Napoli è la squadra che dovrebbe contendere per lo scudetto siete messi male. E, forse per adeguarsi alle abitudini italiane: il rigore fantasma non è per nulla un fatto trascurabile nel risultato finale.

Igor Lario Novo
(in esclusiva per Indiscreto)

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