Atletica

Sahara quel che Sahara

Silvana Lattanzio 25/06/2014

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Il fascino irresistibile degli spazi infiniti, correre nel nulla, dormire accampati in tende berbere sotto un cielo che sembra ti cada addosso: questi gli ingredienti della 100 km del Sahara, una gara ultra che si svolge nel nord della Tunisia, da oasi a oasi, da Kshar Ghilane a Douz. Ancora non si sono spenti gli echi della scorsa edizione, tenutasi a maggio, che già la macchina organizzativa si rimette in moto per preparare la prossima, che si terrà dal 25 aprile al 2 maggio (fantastico il periodo: con tutti quei ponti disturba poco i giorni lavorativi).

Questa la formula: 4 tappe diurne e una notturna, magica, suggestiva, misteriosa, illuminati solo dalla propria lampada frontale e dal cielo stellato; 8 giorni e 7 notti, delle quali 5 in campi tendati, in stretto, strettissimo contatto con la natura. Una “fatica” spezzettata, dunque, con un tappone di 42 km, la mitica distanza regina. Questo rende la gara possibile da affrontare, impegnativa sì ma accessibile, col fascino della ricerca del proprio limite; “l’estremo comincia da qui” è il suo slogan. Non si tratta solo di performare ma anche e soprattutto di sapersi adattare a condizioni essenziali, dimenticando le comodità moderne: no corrente elettrica, Tv, docce calde, ma condivisione con atleti/avversari che presto diventeranno amici per sempre. Si può incontrare di tutto in questa avventura: caldo, freddo, vento, sabbia, tanta sabbia, ma questo è il deserto.

Così come nella scorsa edizione: il vento ha soffiato con particolare forza nell’ultima tappa, nell’ultimo pezzo, così, tanto per regalare un ricordo dal Sahara; un vento che ha spazzato incessantemente la pista, a volte favorendo, a volte ostacolando la corsa degli atleti, sollevando la sabbia e rendendo il paesaggio surreale. Come spiriti del deserto, le sagome degli atleti apparivano su uno sfondo dal cielo livido e sole bianco. Che bello vedere il trio di testa, lo spagnolo Raul Garcia, l’italiano Migidio Bourifa e il portoghese Manuel Machado, correre in perfetta sintonia dandosi i cambi per affrontare il vento e per studiarsi. Parole del nostro Migidio, classificatosi poi secondo: “E’ una gara difficile da gestire perché, essendo a tappe, avrei voluto riservarmi un po’, ma la bellezza dei paesaggi mi hanno attratto irresistibilmente in una corsa senza riserve”. Ci sono poi anche le eroiche retrovie: gli arrivati alla spicciolata al traguardo, provati ma felici. Grandi emozioni dipinte sui loro volti. A tutti il grande merito di aver affrontato il deserto, a volte ostile, a volte amico, con grinta e determinazione, senza mollare mai, per andarsi a prendere quell’arrivo, per passare sotto il mitico arco della Zitoway, diventato ormai agognato miraggio per tutti loro.

Terminata la gara, pomeriggio di relax a bordo piscina all’Hotel Rimmel di Douz. Chiacchiere e racconti di esperienze, difficoltà, gioie vissute in quei giorni difficili ma magnifici nel deserto, sotto incredibili cieli africani. Di sera, ritrovo all’anfiteatro per la proiezione delle immagini e del video, protagonisti loro, gli atleti. Emozione e scroscio di applausi quasi ininterrotto quando sul maxi schermo scorrono le loro immagini di sofferenza e di gioia, di difficoltà e di soddisfazione; attimi rubati di un’esperienza che non dimenticheranno. E’ seguita, poi, la premiazione dei campioni e non solo: premi speciali anche al migliore fair play sportivo, all’allegria, alla tempra e ad altro ancora. La mattina successiva, ognuno con la sua valigia torna nella sua città con nel cuore qualcosa in più.

Chiudiamo con una gara nuova di zecca, l’ultima figlia della Zitoway Sport and Adventure: la Ultra 111 Ksar Ghilane-Zaafrane. Il percorso è interamente desertico e alterna dune di sabbia a piste con fondo battuto. Ogni 10 km è previsto un water point presidiato, mentre al 70esimo sarà attivo un punto sosta attrezzato per pranzo, con servizio medico e tenda relax con massaggiatore. La gara non è in autosufficienza, ma sarà necessario avere al seguito una scorta di acqua e materiale di sicurezza obbligatorio come da regolamento. La gara si svolgerà dal 15 al 19 ottobre prossimi, prevalentemente di giorno, partenza al mattino presto, con primi arrivi previsti per le 17, fino a un tempo-limite fissato per le 5 del mattino.

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