Carriere nell’era di Collina

17 Novembre 2008 di Franco Rossi

Cari nemici e amici, essendo profondamente democratico pretendo un’ingiustizia eguale per tutti. Che le grandi sarebbero state aiutate da errori arbitrali l’avevo anche scritto e detto, ma sinceramente quel che sta succedendo a favore del Milan supera ogni immaginazione. E’ vero che anche l’Inter nelle ultime partite è stato avvantaggiato da mancate espulsioni (Cordoba contro Reggina e Udinese) o da rigori non fischiati contro (fallo di Burdisso a Firenze), ma nei confronti del Milan sembra ci sia quasi una scientifica determinazione. E’ vero che se all’interno della classe arbitrale c’è qualcuno che vuole far carriera, questo qualcuno viene indotto (o induce) a prendere una decisione piuttosto che un’altra (sicuramente a livello inconscio, ci mancherebbe altro) favorendo più una grande che una piccola .Sono più di trenta anni che considero la famosa “sudditanza psicologica” (geniale intuizione di Gianni Brera) un dato di fatto e in questo periodo la mia convinzione non è cambiata: Smetterò di parlare di sudditanza psicologica il giorno in cui Reggina, Livorno, Chievo o Lecce vinceranno a San Siro o a Torino contro la Juve con un rigore inventato e decisivo fischiato al 92’. Quel che sta succedendo in questo campionato supera ogni più pessimistica previsione e di questo si deve dare atto a Collina , un designatore che se non esistesse nessuno sentirebbe il bisogno di inventarlo.
Franco Rossi
(per gentile concessione dell’autore, fonte: http://www.francorossi.com/)
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