Bitcoin a 50.000 dollari: si può ancora comprare?

16 Febbraio 2021 di Indiscreto

Il Bitcoin si può ancora comprare? Il Bitcoin ha infatti superato il valore di 50.000 dollari, per poi arretrare un po’ (mentre scriviamo queste righe un bitcoin vale 48.389 dollari, cioè 39.967 euro), ma comunque ci permette di fare un titolo e di parlare ancora una volta della più famosa delle criptovalute, che ogni giorno viene sdoganata da qualcuno di presunto ‘serio’ schizzando verso l’alto e facendo mangiare le mani a chi non ci ha creduto in piena pandemia, quando già era in competizione con l’oro come bene rifugio nel caso improbabile dovesse crollare tutto e in quello possibile di una ripresa dell’inflazione indotta da nuovi pompaggi di liquidità nel sistema.

Finita la doverosa premessa sul Bitcoin, veniamo al nostro non richiesto e disinteressato (non abbiamo Bitcoin e non ne compreremo, ammesso di volerlo fare, fino a quando non entreranno in normali piattaforme di trading come appunto l’oro, anche solo tramite ETF) parere su una criptovaluta che da inizio 2021 ha guadagnato più del 70%. Il Bitcoin è sempre più usato non solo come riserva di valore, ma anche come mezzo di scambio (si pensi a Tesla e ai recenti annunci di Mastercard e della città di Miami), quindi è probabile che nei prossimi mesi la sua volatilità diminuisca. Può quindi essere un cattivo investimento, nel senso di entrare sul mercato nel momento sbagliato, ma di base è meno azzardato di quanto fosse qualche mese fa.

Per questo proprio adesso che il Bitcoin è diventata una cosa semiseria, e non lo diciamo per il muro dei 50.000 dollari sfondato, l’interesse dei governi nel limitarlo e nell’abbatterlo sta aumentando. Se tutta la liquidità cannoneggiata nel sistema viene parcheggiata o finanziarizzata il beneficio per l’economia reale di qualsiasi forma di spesa pubblica diventa vicino allo zero. Ogni mese, anche in questo periodo in teoria tragico (e per molti imprenditori lo è di sicuro), vengono stabiliti in Italia nuovi record di liquidità detenuta sui conti correnti, stiamo ormai veleggiando verso i 1.800 miliardi di euro. E lo scorso novembre, fonte Assogestioni, si è raggiunta in Italia una massa di risparmio gestito anch’essa record, 2.393.

Da questi calcoli rimangono fuori i grandi elusori, ma senza inerpicarci sulla cifre è chiaro che ci sono sempre più soldi a caccia di impieghi, fra questi anche il Bitcoin. Come abbiamo scritto qualche settimana fa, c’è chi vede il Bitcoin a 150.000 euro. Vale tutto. Non è che esista un ‘fondamentale’ a cui fare riferimento, così come per un quadro o la maglia di Pelé esistono soltanto domanda e offerta. Arriveremo al paradosso di avere in piazza disoccupati magari possessori di una frazione di Bitcoin.

 

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