Stefano Olivari

Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.

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    Impresa per duecento dementi

    Facciamo ridere i polli. Ci prendiamo in giro sapendo di farlo. Mentiamo senza alcun pudore, superando qualsiasi limite immaginabile. Per una settimana c' é stato un patetico, disgustoso, falso inno alla demenza, offensivo per l' intelligenza di lettori e telespettatori. La Roma può farcela, mentivano i giornalisti in coro. Ovviamente poi in privato quegli stessi, soprattutto alcuni [' ]

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    Il cuore messicano di Pelé

    Fra i grandi calciatori che hanno fatto la storia, di sicuro Pelé è stato il primo ad avere l' intelligenza di cavalcare il marketing sportivo piuttosto che subirlo. Dal suo passaggio ai Cosmos ai giorni nostri il tre volte campione del mondo non ha sbagliato una mossa sul piano finanziario e mediatico, nonostante buona parte del [' ]

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    Ancora con l’Ottantadue

    Perché il Mondiale 1982 è qualcosa che nemmeno il trionfo in Germania ha spazzato via dall' immaginario collettivo? Perché eravamo tutti più giovani, sicuramente, ma forse anche perché le vittorie che restano nella memoria storica di un popolo non sono tutte quelle con coppa alzata, ma solo quelle che segnano una svolta, un passaggio, un riscatto. [' ]

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    Il colpo di testa di Jan Koller

    Anche a questa grande generazione di giocatori cechi, come a quella degli anni Trenta (Planicka, Svoboda, Nejedly) e a quella degli anni Sessanta (Masopust, Pluskal, Kadraba), è mancato il grande successo che fa rimanere negli albi d' oro che invece è arrivato con il gruppo Viktor-Panenka-Nehoda, per questo gli inevitabili ritiri da logorio mettono ancora più [' ]

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    Il perfetto cittadino del mondo

    Zidane torna a giocare, ad intervalli irregolari sono due anni che questa bufala riesce a strappare una breve nelle pagine sportive anche dei quotidiani più seriosetti, fra un' offerta dei New York Red Bull ed una telefonata dei Chicago Fire. La notizia di stavolta è che il trentaseienne e ben tenuto Zizou dopo una partita di [' ]

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    La quinta di Vogts

    Sarà perché sembra molto tedesco, ma al sessantunenne Berti Vogts la retorica giornalistica dell' allenatore giramondo (quella, per intenderci, che le nostre belle penne riservano ai Milutinovic) non è mai stata applicata. Eppure prendendo in mano il modesto Azerbaigian l' ex compagno di Nationalmannschaft e vice-allenatore di Beckenbauer è arrivato alla sua quinta nazionale. Gli otto anni [' ]

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    La fatwa di Mancini

    L' unica fatwa contro Materazzi rimarrà quella di Roberto Mancini, che dalla primavera di due anni fa (cioé da quando era praticamente d' accordo su tutto per un triennale al Milan) lo giudica in un certo modo, condiviso dal novanta per cento dello spogliatoio interista. Che non a caso lo ha isolato, anche se la stampa per [' ]

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    I fatti Vos

    1. “Bienvenue chez les Ch' tis”. Citano a sproposito Dany Boon, gli sprovveduti del bloc B3 dello Stade de France (“La sola cosa che possiamo rimproverarci è stata la leggerezza dell' esporre lo striscione senza renderci conto del tenore del messaggio”, se la cantano e se la suonano i Boulogne Boys). E dalla Lens dei “pedofili, disoccupati, [' ]

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    Dietro Siena

    Oscar Eleni da un letto che non ha più materassi, da una camera che non ha più pareti, stordito dalla labirintite e quindi scusabile per ogni errore od omissione, anche perché può dire che il basket gli ruba persino il medico curante, Max Barbieri il terribile, costretto ad ordinare pillole via treno visto che dovrà [' ]

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    Scarpe a volte d’oro

    1. Martedì sera, quando Cristiano Ronaldo si è alzato in cielo ed è andato a incornare in rete un perfetto cross di Scholes, tutto il pubblico allo stadio e davanti alla tv ha dissipato gli ultimi dubbi: questo non è più un ottimo giocatore che si accende e si spegne a intermittenza, ma trattasi di [' ]