logo

Svegliarino

La fatwa di Mancini

Stefano Olivari 07/04/2008

article-post

L’unica fatwa contro Materazzi rimarrà quella di Roberto Mancini, che dalla primavera di due anni fa (cioé da quando era praticamente d’accordo su tutto per un triennale al Milan) lo giudica in un certo modo, condiviso dal novanta per cento dello spogliatoio interista. Che non a caso lo ha isolato, anche se la stampa per tifosi deve pompare quei personaggi che si pensa piacciano ai tifosi e quindi non può scrivere la verità. Poi la condizione e gli infortuni di Samuel, ma soprattutto lo status datogli da un Mondiale da protagonista, lo hanno reso intoccabile fino quasi ai giorni nostri. Quando anche Rivas o un Burdisso che tecnicamente fa rimpiangere Colonnese gli vengono preferiti. Oggi l’Alta Corte di Giustizia di Londra gli ha però tolto una fama decisamente più pericolosa, non solo a causa del fanatismo dell’estremista ma anche per la permalosità del musulmano medio. Nel corso dell’udienza, i rappresentanti legali del ‘Daily Star’ hanno infatti letto pubblicamente le scuse del quotidiano britannico a Materazzi in relazione ai titoli ingiuriosi e diffamatori pubblicati dopo la finale della Coppa del Mondo 2006, titoli che erano riferiti all’episodio che aveva visti coinvolti in campo Materazzi e il francese Zinedine Zidane. Per il quieto vivere l’ipotesi di provocazione religiosa è stata cavalcata poco dai grandi media, nei primi giorni dopo il fatto divisi fra l’insulto alla sorella di Zidane ed epiteti da calciatore medio. Pochi avevano parlato del termine ‘terrorista’, che fin dai primi giorni post finale era circolato sui blog che tifavano per la guerra civile a Parigi (erano i giorni della rivolta delle banlieu e di Sarkozy ministro dell’Interno). Due azzurri quel giorno a Berlino hanno in privao raccontato che la provocazione di Materazzi fu ‘Marcello mi ha detto di salutarti tua moglie’, chiaro riferimento a leggende metropolitane torinesi, ma non è evidentemente questo il problema: solo i due calciatori coinvolti conoscono la verità. Quello che quando accade nella NBA viene derubricato a ‘trash talking’, spesso con vittima della provocazione il bianco europeo (che quindi non fa notizia), nel calcio diventa grave solo quando c’è una reazione. Dopo questa sentenza Materazzi smetterà di essere considerato un erede dei Templari e rimarrà Materazzi, nel male e nel bene: uno che come uomo ha sofferto molto e che come calciatore è stato al centodieci per cento nel momento giusto.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Lo schema del calciatore mercenario

    Dopo le emozioni olimpiche è sempre difficile rituffarsi nell’attualità calcistica, a meno di essere pagati per farlo (e su Indiscreto non lo siamo). Per dire: ieri sera ci siamo totalmente dimenticati di Chelsea-Villarreal di Supercoppa, su Amazon, e del ritorno alle telecronache di Sandro Piccinini… E ci siamo anche dimenticati di rinnovare DAZN con i […]

  • preview

    La carriera di Boban

    Chi al Milan metterà la faccia sulla cessione di Donnarumma entro il 30 giugno? Non è chiaro, in un momento in cui tutti (Boban, Maldini, Massara, Giampaolo) sono al livello di ‘Manca solo la firma’ e non tutti magari firmeranno. Perché Boban dovrebbe sputtanarsi una carriera di primo piano alla FIFA per fare il parafulmini […]

  • preview

    Il Triplete di Cristiano Ronaldo

    Il Cristiano Ronaldo che esulta per il Triplete scudetto-supercoppa italiana-Nations League credevamo fosse un fake, invece è davvero lui. Straordinario in semifinale con la Svizzera, come spesso gli capita è stato anonimo nella partita decisiva. Non può più giocare ogni tre giorni, la futura Champions della Juve passa dall’accettazione (sua) di questa realtà. Australia-Italia del […]

  • preview

    Miami più temibile di Riad

    Chissà se il grande calcio europeo riuscirà a portare stabilmente in America alcune sue partite ufficiali, di sicuro Infantino è diventato il primo nemico di Barcellona-Girona a Miami (ma stranamente non di Juventus-Milan di Supercoppa in Arabia Saudita, il prossimo gennaio) e non vuole creare precedenti pericolosi, con club che rinforzino troppo la loro visibilità […]

  • preview

    Tutti più sicuri con il security manager

    Anche la nuova puntata di Report sulla curva della Juventus si presta a poche interpretazioni: in uno stadio di proprietà, un gioiello esaltato in un articolo su due dai neo Gianduia Vettorello, la curva della prima squadra d’Italia di casa è in mano a vari gruppi mafiosi quasi del tutto estranei alla città di Torino, […]

  • preview

    Berlusconi per sentirsi vivo

    Ci si stringe il cuore nel vedere e sentire l’ultimo Berlusconi, purtroppo il tempo passa per tutti e le immagini da Fiuggi sono state impietose anche senza entrare nel macabro circuito del gossip ospedaliero. Per questo guardiamo con simpatia all’operazione che sta portando la Fininvest ad acquistare il Monza per circa 3 milioni di euro, […]

  • preview

    Il tarocco di De Laurentiis

    Difficile dar torto a De Laurentiis quando dice, con parole sue, che a Napoli il merchandising ufficiale è un’opinione. Non è un problema solo di Napoli, peraltro, ed alcuni club di quelli ben gestiti, pieni di Cfo e direttori marketing, hanno risolto la questione con il merchandising ufficioso, senza il logo dello sponsor tecnico. Speriamo […]

  • preview

    Il credito di Spalletti (più Higuain, Borriello, Baldini e serie B)

    Con l’ingaggio di Vrsaljko si può dire che Luciano Spalletti abbia disposizione due squadre, anzi quasi due squadre visto il limite a 20 nella lista per la Champions e 22 per il campionato: nessuna delle due è sulla carta da scudetto, ma quella teoricamente titolare se la può tranquillamente giocare per il secondo posto con […]

  • preview

    Under 19 da classe media (più Conte, Cristiano Ronaldo, Buffon e Lotito)

    Il grande Europeo dell’Under 19 azzurra ci impone per una volta di parlare di calcio giocato, cosa che non avrebbe in realtà senso in un’epoca in cui le partite le vedono tutti (così dicono, poi scopri che si basano su 30 secondi di servizio del Tg1 o sul tweet dell’amico del cugino) e tutti possono […]

  • preview

    La vittoria del calcio monoetnico (più Milan B, Malcom, DAZN, Paolo Rossi, Mauro)

    Il calcio multietnico è in crisi e quello monoetnico, Kean a parte, è quello del futuro? Una super-stupidaggine, che scriviamo apposta dopo la semifinale dell’Europeo Under 19 vinta dagli azzurri sulla Francia con del gran contropiede ma anche quattro giocatori iper-offensivi in campo (Zaniolo, Brignola, Kean e Capone) contemporaneamente. Una stupidaggine, però a risultato invertito […]