Calcio

Il colpo di testa di Jan Koller

Stefano Olivari 09/04/2008

article-post

Anche a questa grande generazione di giocatori cechi, come a quella degli anni Trenta (Planicka, Svoboda, Nejedly) e a quella degli anni Sessanta (Masopust, Pluskal, Kadraba), è mancato il grande successo che fa rimanere negli albi d’oro che invece è arrivato con il gruppo Viktor-Panenka-Nehoda, per questo gli inevitabili ritiri da logorio mettono ancora più malinconia. L’ultimo, fra quelli annunciati, riguarda Jan Koller, che ha anticipato il suo addio alla nazionale: dopo Euro 2008 (girone con Svizzera, Portogallo e Turchia, sperando in molto di più) dirà basta, a 35 anni, per dedicarsi solo al Norimberga. Imitando il suo c.t. Bruckner, che di anni ne ha 33 in più. Peccato per essere arrivati ‘solo’ in semifinale 4 anni fa, nonostante avessero mostrato il miglior gioco della manifestazione, peccato per un Mondiale tedesco chiuso subito dopo il gol agli Stati Uniti nella prima partita (il girone era lo stesso degli azzurri) per l’infortunio alla coscia: senza il loro riferimento offensivo i cechi sono furono sconfitti da Ghana e Italia. Peccato per tante cose, ma non per la carriera con i club: la fama europea Koller l’ha raggiunta in Bundesliga, ma la sua esplosione è tutta belga, con Lokeren e Anderlecht. In nazionale esordio e gloria sono arrivati relativamente tardi, a 26 anni, ma sono arrivati: 52 gol (a quota 35 superò il mito Antonin Puc, l’attaccante che portò in vantaggio la Cecoslovacchia nella finale mondiale del 1934 contro l’Italia di Pozzo) in 85 partite, più tanto rispetto da parte di avversari che faticavano a prendergli le misure e di telecronisti che fuori tempo massimo hanno capito che il colpo di testa non era la specialità della casa, nonostante i due metri e due centimetri di altezza.

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Il Muro del Calcio 2024-25

    Lo spazio per i vostri e nostri interventi sullo sport più amato dagli italiani, quello dove tutti possono avere il loro quarto d’ora di competenza. O meglio, quasi tutti…

  • preview

    Brian Clough

    The greatest manager England never had: il titolo di questo bel documentario della BBC, intercettato nelle nostre notti da schiavi dell’algoritmo di YouTube, dice tutto su Brian Clough, che oggi avrebbe compiuto 90 anni se non fosse morto nel 2004. Già, perché Clough non ha mai allenato l’Inghilterra nonostante sia stato l’allenatore inglese più vincente […]

  • preview

    Il miglior telecronista dell’Italia

    La morte di Bruno Pizzul è quella di un uomo che ha accompagnato i migliori anni della nostra vita, si dice sempre così anche quando i migliori anni della nostra vita sono quelli del presente. Di sicuro era una persona di grande cultura e ironia, che non apprezzava troppo il genere ‘com’erano buone le merendine […]