Assetati ma senza speroni

11 Luglio 2007 di Roberto Gotta

1. Visto a Molinella, sabato scorso, il Nine Bowl, la finale della serie B italiana. Gli Angels Pesaro, rispettando una stagione che li ha visti sempre vincitori, hanno conquistato il trofeo battendo 29-8 i Frogs Legnano, in una partita che nella stragrande maggioranza della sua durata ha visto un chiaro dominio dei pesaresi, che hanno mostrato anche un giocatore come il linebacker Enrico Leonardi, 30 anni, una forza della natura meritatamente Mvp. Due ritorni di kickoff e di punt rispettivamente a inizio ripresa, quando i Frogs erano tornati in campo sotto 16-0 e dunque teoricamente in partita, hanno dato la svolta: nel primo caso Leonardi è stato fermato a poche yard dal touchdown ma poche azioni dopo gli Angels hanno segnato su lancio, nel secondo è arrivato il touchdown direttamente, per il 29-0, e anche se i Frogs hanno avuto un rendimento più elevato che non nel primo tempo, non c’era verso di rimontare. I presenti sono rimasti impressionati dall’organizzazione della serata, a cura di quegli American Felix Molinella di cui abbiamo parlato la scorsa settimana: niente di esagerato ma tante piccole cose, dalla banda pre-partita alle cheerleader (ma con l’aggiunta di due uomini, oltretutto bravi!), dagli stand con cibo misto emiliano-americano (piadina o hot dog) all’inno nazionale (italiano) eseguito da una cantante che è però stata sfortunata perché il microfono ha smesso di funzionare dopo pochi secondi per poi riprendere a diffonderne la bella voce solo per le strofe finali. Unico rammarico, purtroppo ordinario per il football e per tanti altri sport, il fatto che gran parte del pubblico fosse costituito da addetti ai lavori, parenti, giocatori di altre squadre. Sabato prossimo, invece, Superbowl XXVII a Scandiano, Reggio Emilia, tra Panthers Parma e Acufon Lions Bergamo. Si gioca alle 21, Sportitalia trasmetterà la partita in differita, ma non si sa ancora quando. Meglio fare un salto e guardarserlo di persona, no?
2. Green Bay plurima, questa volta. La prima notizia sui Packers è che l’allenamento del 31 luglio del training camp verrà svolto al City Stadium, che fu lo stadio della squadra dal 1925 al 1956 e vide dunque la conquista di ben sei titoli NFL. Ora il City Stadium, la cui capienza è stata ridotta rispetto a quella originaria di 24.500, è il campo di casa della Green Bay East High School. La decisione di tornare, anche solo per un giorno, è per il cinquantenario dello splendido Lambeau Field, lo stadio usato ora: per festeggiare l’anniversario, è stato deciso che i Packers tornino alle origini.
3. Il Lambeau Leap, il salto di Lambeau, è una delle tradizioni più note dei Packers. Il nome deriva dal salto in mezzo ai tifosi, con considerevole stacco verso l’alto, che il safety LeRoy Butler compì il 26 dicembre 1993 dopo avere segnato il touchdown del 21-0 per i Packers nell’ultima gara di regular season, portando Green Bay alla qualificazione ai playoff per la prima volta dal 1982. Da quel momento moltissimi Packers hanno deciso di saltare tra la gente seduta dietro la end zone, una volta segnato. Ed il nome è divenuto così popolare che il 7 luglio all’interno dello stadio alcune migliaia di persone hanno partecipato ad una giornata di preghiera, musiche a tema religioso e sermoni chiamato Leap of Faith, in pratica un salto di qualità nella fede…
4. Tornando ai training camp, le date di inizio variano di squadra in squadra, e bisogna oltretutto aggiungere che per una manciata di squadre, anzi solo quattro (Cleveland, Miami, San Diego, Philadelphia), vale il principio per cui i rookie, le matricole insomma, devono presentarsi qualche giorno prima del resto della squadra. Nel caso dei Browns e dei Dolphins il 22 luglio mentre i veterani arriveranno il 26 e 27 rispettivamente, mentre i Chargers hanno fissato i due momenti per 23 e 27 luglio, e a Philly i nuovi si dovranno presentare il 27, tre giorni prima dei loro colleghi. La squadra in cui i veterani saranno tenuti ad arrivare prima è Pittsburgh, 23 luglio, che è poi la data di inizio del camp per tutti, rookie compresi. Ultima a ritrovarsi al completo è proprio Philadelphia, quel 30 luglio.
5. Vince Young, quarterback dei Tennessee Titans, ha chiesto con insistenza ai suoi ricevitori di andare ad allenarsi con lui a Houston, dove abita, per migliorare l’intesa anche nei periodi in cui non sono previste sedute ufficiali a Nashville. La cosa ha fatto grande impressione allo staff tecnico della squadra.
Non sappiamo se interessa, ma lo stipendio di Charlie Weis, coach di Notre Dame e dunque di una delle squadre NCAA più famose, è stato per il periodo 1 luglio 2005-30 giugno 2006 di 565.566 dollari, cui ne vanno sommati 53.113 in pagamenti dilazionati e benefit vari e 55.100 come rimborsi spese. Poco, molto? Notre Dame è istituzione privata e come tale non deve rispondere a nessuno, se non ai propri reggenti, di quel che dà di stipendio ad un coach.
Un avviso per chi intenda recarsi al Super Bowl XLII del 3 febbraio prossimo a Glendale, Arizona: per legge, nello stato dell’Arizona è vietato camminare nella hall di un hotel indossando speroni da cowboy. Siamo certi che centinaia tra i lettori della Settimana Sportiva stessero invece proprio programmando proprio un giro con gli speroni. Altra legge dell’Arizona: è vietato rifiutare un bicchiere d’acqua a chi lo richieda. Non è specificato se si tratti di acqua di rubinetto o minerale, ma pazienza.
Non c’entra niente con la rubrica ma ci piace: in un estremo e probabilmente assurdo tentativo di evitare qualsiasi contatto improprio tra alunni, i responsabili di una scuola media di Vienna, in Virginia, la Kilmer Middle, hanno proibito ora anche le… strette di mano tra studenti.

Roberto Gotta
chacmool@iol.it
http://vecchio23.blogspot.com

Share this article