Votanti da Totip

17 Settembre 2009 di Stefano Olivari

1. Dopo la serata Champions illuminante dibattito su Miss Italia da Vespa, con sondaggi del tipo ‘Quale parte del corpo guardano prima gli uomini in una donna?’ e Tania Cagnotto trattata come una velina, con l’aggravante della divisa da finanziera. L’ultima vincitrice del concorso, Maria Perrusi, è stata beneficiata dal televoto: un votante su 5 chiamava dalla sua Calabria, mentre l’anagrafe dice che è calabrese solo un italiano su 30. A prima vista nessun tarocco e nemmeno furbate del tipo Totip-Toto Cutugno (poi c’è chi dice Cotugno, sono gli stessi di Ancellotti o Caùsio), forse solo entusiasmo e tifo per l’atleta di casa.
2. Ci è venuta in mente quella antica puntata di Guida al Campionato in cui era stata annunciata un’intervista esclusiva a Francesco Toldo, all’epoca in auge, probabilmente concordata con società e procuratore. Intervista preceduta da un sondaggio: preferite Toldo o Buffon? La proporzione iniziale fu all’incirca 99 a 1 in favore di Buffon, ma come per magia all’approssimarsi dell’intervista si arrivò ad un democristianissimo 51 a 49. E nel 2009 c’è ancora gente che spende un euro a telefonata, regalando soldi ai canali (ma soprattutto agli operatori, che si tengono la fetta maggiore) più diversi…
3. Stamattina con il solito gruppo di intellettuali scomodi si discuteva di Drazen Petrovic ed è venuta fuori una cosa che onestamente non sapevamo: il più grande cestista europeo di sempre, o giù di lì, quello che Aldo Giordani definiva in vari modi (fra cui ‘Boccaperta’), era cugino alla lontana ma neppure troppo di Dejan Bodiroga. Praticamente il nonno del croato Petrovic era fratello della nonna del serbo Bodiroga.
4. Molto interesse, ne siamo contenti, ha destato la nostra segnalazione su strani movimenti che avvengono a Formia nell’ambito dell’atletica non necessariamente italiana. Stiamo indagando al fine di poter fare nomi e cognomi, mentre il discorso generale è già chiaro: ci sono nazioni ipercontrollate, parliamo di antidoping, ed altre che per protezioni politiche o malinteso terzomondismo riescono a rendere i controlli a ‘sorpresa’ delle simpatiche sceneggiate.
5. La battuta del giorno è di Claudio Lotito, regalata al settimanale Economy: ”La Lazio, in termini di affari, mi ha dato più svantaggi che vantaggi. Il mio gruppo nel 2004 aveva 8 mila dipendenti, adesso 6 mila. Perchè sono diminuiti? Ho perso troppe gare”. Sarà colpa del contratto di Pandev? Intanto il cosiddetto ‘Stadio delle Aquile’ (è gradito il saluto romano) si allontana.
6. Dal mondo dell’editoria sportiva sempre belle notizie. Detto dei 19 tagli a Tuttosport, dei 20 prepensionamenti alla Gazzetta, del disastro di tutto il resto, della follia dilettantistica del web, ci rimaneva la televisione. Ma segnali negativi arrivano anche da Sky Sport, con diversi contratti a termine non rinnovati ed una neo-micragnosità nell’acquisire diritti di sport diversi dal calcio.
7. Sì, a Pelè è mancata un’esperienza in Europa per essere considerato un grande: la partita per i 50 anni giocata a San Siro nel 1990 non vale, anche se ci è rimasta nella memoria per un meraviglioso Neto ed un ancora più grande Michel Preud’homme (oggi allenatore del Gent). Il passaggio in Italia è mancato anche a Michael Jordan e Babe Ruth, a pensarci bene. Però bisogna concepire che qualcuno al mondo possa preferire lo stare a casa propria, soprattutto se pagato. Vale per Totti a Roma, ma anche per Adriano a Rio: letta un’intervista in cui l’Imperatore testualmente dice che ‘non ha bisogno di ricominciare ad essere infelice’. Da lettori delle Spigolature della Settimana Enigmistica (il giornale perfetto, senza discussioni), copiamo una citazione di Cartesio come fanno quelli veri: ‘Conquista te stesso, non il mondo’.

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