Un secolo di Guerino

15 Ottobre 2012 di Redazione

Cento anni in un libro. Una storia di grandi firme, dai fogli in carta verde, a quella patinata; dal rotocalco fino all’Ipad. Tutte dentro a ‘Un secolo di Guerino, la storia leggendaria del piu’ antico periodico sportivo del mondo’, scritto dall’ex direttore, Paolo Facchinetti. Il volume è stato presentato nella sede della Fondazione cassa di risparmio a Bologna. A raccontare ‘il loro Guerino’, due storici direttori della rivista, Italo Cucci e Marino Bartoletti oltre all’attuale ‘capo’, Matteo Marani. “Prima di parlare del Guerino – ha detto Cucci – un saluto al mio amico Helmut Haller, un compagno di giochi che non riusciva a star serio neanche tre minuti”. Poi é partito con il racconto, parlando dei vecchi proprietari, dell’eredità del suo predecessore, Gianni Brera, del clima che vivevano, dei Guerin d’oro, dei ritmi: “Zazzaroni – ha scherzato – ancora mi rinfaccia di essersi sposato di sabato e già domenica era a fare il Guerino. Io per tutti sono e mi sento ancora direttore del Guerino”. Parole simili a quelle di Bartoletti: “la cosa più bella che ho fatto, è stata dirigere il Guerin Sportivo, una tribù magnifica. Andando via ho fatto l’errore di non prendere le copie che avevo firmato da direttore. Le ho ricomprate tutte su ebay”. Marani, ha invece raccontato gli ultimi cambiamenti della rivista, la trasformazione in mensile, la difficoltà di traghettare il marchio Guerin Sportivo nell’epoca di internet e del calcio in tv 24 ore su 24. Nel pubblico, tra gli altri, il tecnico del Bologna, Stefano Pioli oltre a Franco Colomba e Giancarlo Marocchi. “Noi siamo cresciuti con la vostra rivista – ha detto Pioli – bella da leggere, sempre molto attenta ai campionati esteri. Non vedevamo l’ora di vederlo. Una copertina per me? No, ero un buon giocatore non un campione, speriamo con il Bologna”.

(Fonte: Ansa)

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