Traditi mentre aspettiamo Inzaghi

14 Novembre 2022 di Stefano Olivari

Se studi gli expected goals della Jupiler League, rifletti sulla mancanza di un vice-Immobile o vivisezioni la fase difensiva del Brighton le probabilità di essere tradito da tua moglie aumentano di molto. Chi legge Indiscreto, per non citare chi ci scrive, lo sa da tempo e adesso questa tendenza è stata sottolineata dal sito Incontri.ExtraConiugali.com, i cui comunicati vengono spesso copiati da media in crisi di idee o da deejay che idee non ne hanno mai avute. E chi siamo noi per opporci al mainstream?

L’ideatore del sito, Alex Fantini, ha analizzato come è cambiato il tradimento negli ultimi anni, stando ai comportamenti dei suoi iscritti. Potenzialmente tanti, visto che il 59% degli italiani tradisce o ha tradito almeno una volta, contro il 34% della media europea: statistiche che peraltro valgono come quella degli expected goals, di cui conosciamo alcuni rilevatori (quelli delle corna sono ad un gradino ancora più basso della scala sociale).

Sorvoliamo sulle considerazioni filosofiche di IncontriExtraconiugali.com, che sarebbero considerate azzardate anche da Men’s Health, e veniamo al punto. Si parte da un paradosso: i tradimenti oggi sono più frequenti di ieri, nonostante i fedifraghi siano molto più facili da smascherare. Quasi ogni movimento è infatti tracciabile, anche senza citare i limiti all’uso del contante (ma con 5.000 si arriva a “Quelle della televisione”, secondo un tariffario non proprio politicamente corretto ma che in alcuni ambienti circola), il traditore/la traditrice sa benissimo i rischi che corre.

Secondo Fantini oggi nelle donne c’è una motivazione preponderante nel tradimento, cioè il cosiddetto “pareggiare un conto”. Parole sue: “L’infedeltà si manifesta come reazione ad un tradimento di tipo  che si concretizza, ad esempio, con un eccessivo attaccamento al lavoro da parte di uno dei due partner, oppure con un eccessivo attaccamento ad uno sport, ad un’abitudine, alla propria madre (nel caso dell’uomo) e via dicendo”. Insomma, si ritorna a Mainz-Hoffenheim.

Le donne, stando ai dati delle iscritte, raddoppiano la loro propensione al tradimento quando superano i 40 anni. A quell’età aumenta peraltro il numero di anni di matrimonio o di convivenza e scatta così anche la ben nota crisi del settimo anno, fattore che porta a tradire (poi gli anni possono essere 5 o 9) il 62% degli uomini ed il 54% delle donne: in questo periodo le relazioni extra coniugali tendono ad intensificarsi e a diventare anche seriali, per poi decrescere gradualmente dopo un paio di anni. Intorno ai 30 anni, invece, le donne hanno una scarsa propensione al tradimento (20%), mentre sono gli uomini di quella fascia di età (68%) a tradire di più.

Il 59% di traditori, presenti o passati, in Italia ha una composizione regionale varia. Il massimo in Lombardia (75%), Campania (74%) e Lazio (72%), La Toscana in quarta posizione: qui a voler tradire sono 7,2 uomini e 6,9 donne su 10. Poi Emilia-Romagna (7 uomini e 6,8 donne), Piemonte (6,9 uomini e 6,8 donne) e Liguria (6,8 uomini e 6,6 donne). Quanto alle singole città, vince Roma con l’80% davanti a Napoli (78) e Bergamo (76). Certo, sempre esclusi i presenti e i genitori dei presenti. Non pensiamoci, mentre aspettiamo le dichiarazioni di Inzaghi.

info@indiscreto.net

 

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