Techno Trezeguet balla sopra i luoghi comuni

28 Gennaio 2004 di Erminio Ottone

di Erminio Ottone
19 – I blitz milanesi dell’attaccante della Juventus ci fanno pensare che si parla della vita notturna dei calciatori solo quando le loro squadre perdono…

Macché contratto! Sembra che una firma e qualche zero in più sullo stipendio possano condizionare il rendimento di un giocatore… invece no. Mercoledì sera, Milano, discoteca Hollywood. E’ la serata pervert, ma solo nel nome: si tratta di una comune serata, con musica techno che difficilmente viene proposta in questa città retrograda. C’è un buttafuori stizzito e malmostoso, ingrugnito con tutti, ma il suo volto si illumina quando compare sull’uscio David Trezeguet.

Cuffia di lana in testa, due amici al seguito, il centravanti della Juventus viene salutato affettuosamente e viene inghiottito nell’antro pervert dell’Hollywood…Quando arriva è già piuttosto tardi. Due ragazze lo vedono, si affacciano al privè sperando di entrare, si spacciano per amiche del cannoniere Trezeguet. Il buttafuori, ovviamente più sveglio di loro, risponde: “Ah sì? E come si chiama di nome il vostro amico Trezeguet”? Le due ragazzette sono poco informate, incassano la figuraccia e rinunciano al privè. Avrebbero visto un Trezeguet tranquillo (mai un bicchiere in mano), ma scatenato con la musica techno.
Passano 4 giorni: il francese si sblocca segnando nella neve contro il Siena. Ne passano altri 7: tiene in piedi praticamente da solo una Juve che in difesa fa paura. 3 gol a Empoli. Morale: che male c’è se un calciatore va in discoteca? Regola base: niente alcol e droga. Quanto all’orario, un ragazzo tra i 20 ed i 30 anni impiega poco ad assorbire una notte con poche ore di sonno. E poi,  è ormai ufficiale: la techno fa bene al calcio.

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