Presentazione Apple, lunga vita all’iPad

20 Aprile 2021 di Indiscreto

La Apple oggi alle 19, ora italiana, dovrebbe presentare l’ultimo modello di iPad Pro, fra le varie novità e anche semplici upgrade di prodotti del passato. Vedremo l’evento, chiamato Spring Loaded, sul canale You Tube di Apple e sperando che nel frattempo Sinner abbia avuto ragione di Gerasimov a Barcellona. Secondo le solite anticipazioni pilotate, a meno che gli hacker russi abbiano preso di mira anche l’azienda guidata da Tim Cook, il momento clou riguarderà l’iPad Pro, cioè l’iPad di fascia alta.

Per la Apple l’iPad è tornato ad essere una macchina da soldi proprio nell’era del Covid, con i migliori risultati dal 2015 e un clamoroso più 41% di vendite nell’ultimo trimestre dell’anno scorso rispetto al corrispondente periodo del 2019. In maniera controintuitiva, perché un prodotto perfetto per la mobilità (a dirla tutta, per Steve Jobs l’iPad era il prodotto perfetto in assoluto) sembrerebbe a prima vista meno interessante per persone barricate in casa davanti allo schermo di un computer, magari anche un computer Apple ma non un iPad.

I nuovi iPad Pro saranno dotati di un processore più veloce rispetto alla versione dell’anno scorso, di uno schermo mini-LED e della connettività 5G: certo noi non viviamo in California, ma ci arriveremo. Interessante è che Apple stimi in circa il 40% la percentuale di possessori di iPad dell’ultima generazione (noi ne facciamo parte, guardiamo lì gli highlights di DAZN che fra l’altro sono fatti molto bene), quindi oltre ad attrarre nuovi consumatori bisogna anche convincere il 60% dei vecchi a privarsi di minimo 750 euro, se parliamo di un iPad Pro. Una sfida difficile ma non impossibile, considerata la fedeltà alla marca del medio utente Apple.

Non mancheranno i nuovi iPhone 12, 4 modelli, ma c’è interesse anche per gli annunci relativi al nuovo servizio podcast di Apple Podcasts. L’avversario è chiaramente Spotify, che negli anni ha gradualmente eroso la quota di mercato di Apple nel mondo podcast e adesso l’ha affiancata in zona 25%. L’idea di base  è quella di una maggiore enfasi sull’audio, oltre che ovviamente sui servizi (adesso in aggregato valgono la bellezza di 16 miliardi di dollari a trimestre) che secondo Cook dovranno essere la ragione di esistere di Apple quando i prodotti creati da Jobs, perché sempre di quelli stiamo parlando (ed il mito tech è morto ormai 10 anni fa), cesseranno di creare emozioni.

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