Pregiudizio web

3 Ottobre 2012 di Stefano Olivari

Il futuro è il web, sarannno più di dieci anni che le concessionarie di pubblicità ce lo ripetono. Dai tempi di Jumpy e Ciaoweb…E noi cretini ci abbiamo anche creduto. E’ però vero che la carta stampata sta morendo. Situazione evidente per quotidiani  (li leggeva il 67% degli italiani cinque anni fa, oggi sono diventati solo il 45,5%), settimanali, mensili, ma anche per i libri. Tra il 2011 e il 2012 i lettori di libri fra i 14 e i 29 anni sono diminuiti dal 68% al 57,9%, mentre tenendo conto di tutte le fasce di età nell’ultimo anno i lettori di libri cartacei sono diminuiti del 6,5%. Effetto eBook? Magari… la lettura elettronica è aumentata solo dell’1% nonostante l’enfasi su tablet e affini (si vede che si scaricano al massimo le app per controllare lavatrice e frigorifero). Più dei dati prima citati, il solito bollettino della sconfitta, troviamo interessanti le conclusioni del decimo Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione: “La tendenza a personalizzare l`accesso alle fonti e la selezione dei contenuti comporta però il rischio che si crei su ogni desktop, telefonino o tablet un giornale composto solo dalle notizie che l’utente vuole conoscere. È il rischio del ’solipsismo di internet’: la rete come strumento nel quale si cercano le conferme di opinioni, gusti, preferenze che già si possiedono; il conformismo come risultato dell`autoreferenzialità dell`accesso alle fonti d`informazione”. Tutto vero, ma non è che nella bella Italia di una volta il lettore del Giornale comprasse anche il Manifesto, o viceversa. Sono quindi rimasti i pregiudizi, ma è aumentata di molto l’informazione e la possibilità di accedervi. Ancora una volta possiamo concludere che si sta meglio adesso. Quando qualche trombone, noi compresi, rimpiange il decennio della sua adolescenza (di qualsiasi decennio si tratti), compatitelo. Non ha ragione, ma a volte è in buona fede.

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