Ponte sullo stretto di Messina?

21 Febbraio 2024 di Indiscreto

Favorevoli o contrari al Ponte sullo Stretto di Messina? La recente indagine sul progetto per costruzione del Ponte sullo Stretto ci ha ricordato che incredibilmente non avevamo mai proposto un sondaggio sul tema, nonostante il suo interesse anche ideologico, secondo noi trasversale rispetto al partito per cui si vota nonostante la realtà dei fatti dica che i politici di sinistra siano nella media contro e quelli di destra mediamente a favore. In realtà un’opera pubblica non è né di destra né di sinistra, andrebbe giudicata soltanto per la sua utilità presente e futura. Ed è qui che entrano in scena i competenti, con esperienze di Sicilia e di Calabria che vadano al di là di qualche coda a Villa San Giovanni.

Dopo decenni che se ne parla, a che punto siamo? Abbiamo detto decenni, ma in realtà i primi progetti risalgono al Regno delle Due Sicilie… Diciamo che dopo mille studi e dibattiti, nel 1979 il governo presieduto dall’immenso Francesco Cossiga approvò la creazione della Stretto di Messina S.p.a e da allora si è andati avanti con accelerazioni e stop a seconda dei governi nazionali e locali. Non sempre la sinistra è stata contro il Ponte, in particolare quando i suoi leader erano Rutelli e Renzi, non sempre la destra è stata a favore, addirittura anche Salvini fino a pochi anni fa era contrario. Ma non ci interessano le posizioni dei partiti, quanto l’utilità di un’opera che tutto compreso dovrebbe costare sui 15 miliardi e che in teoria si dovrebbe fare, visto che meno di un anno fa il decreto della Meloni è stato firmato anche da Mattarella.

Il progetto attuale del consorzio Eurolink, cioè quello da ritenersi definitivo, prevede la costruzione del ponte a campata unica più lungo del mondo: 3.660 metri. I vantaggi in termini di tempo e comodità per residenti, pendolari e turisti? 15 minuti per treni, contro i 45 (teorici e di solo attraversamento) attuali con i treni trasportati sui traghetti, 10 minuti in auto contro gli attuali 70 minuti tutto compreso. Ovviamente fra i vantaggi andrebbe considerato anche l’indotto, economico e psicologico, di un’operazione del genere. Anche i contro sono evidenti, primo fra tutti che quest’opera si inserirebbe in due regioni dove la situazione del trasporto ferroviario è tragica, quindi i soldi del Ponte sarebbe meglio dirottarli sull’elettrificazione totale della rete ferroviaria e sulle strutture, visto che in Sicilia quasi il 90% delle linee è a binario unico.

Un marziano direbbe che le due posizioni non sono alternative, non è che un aeroporto valga di più o di meno della strada per arrivarci. Ma noi siamo italiani e facciamo il Di qua o di là: Ponte sullo Stretto di Messina sì o no? Noi al bar siamo favorevoli in quanto detestiamo le posizione del genere ‘Sì, ma le priorità sono altre’. Saremmo contrari se i 15 miliardi risparmiati di trasformassero in trasporto locale decente, ma questo ci sembra lo scenario meno realistico di tutti.

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