Non tutto è perduto

16 Maggio 2009 di Stefano Olivari

Domanda per i professionisti della nostalgia: i giovani leggono di più oggi o dieci anni fa? Al di là dell’ottimismo di Umberto Eco, basato più che altro sulla scrittura (non c’è dubbio che fra e-mail ed sms si scriva molto di più rispetto a trent’anni fa, essendosi ridotti gli ostacoli fisici) una risposta parziale ma pur sempre basata su un’indagine arriva da NielsenBookScan realizzata su un campione rappresentativo di 20 mila famiglie italiane. Risultati? Nel 2008, rispetto alla situazione del 1998, nella fascia di età fra i 6 ed i 19 anni legge libri il 56,6% della popolazione, contro il 52,1% di dieci e passa anni fa. Con i livelli di lettura che sono decisamente più alti per che usa il computer rispetto a chi non lo usa. La tendenza per quanto riguarda il giornale cartaceo è invece esattamente opposta, al netto del fenomeno free press (se ti mettono un foglio in mano non è che diventi per questo un lettore). Insomma, c’è speranza.

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