Multe per il pezzotto

12 Marzo 2024 di Stefano Olivari

È giusto punire chi guarda illegalmente online una partita di calcio? Abbiamo letto che sono in arrivo sanzioni fino a 5.000 euro per gli utenti, al di là delle ovvie responsabilità, anche penali, delle piattaforme e di tanti gestori di app. Ma sinceramente fino a che non vedremo con i nostri occhi qualcuna di queste multe e soprattutto qualcuno che le paghi, in Italia, considereremo questo tipo di notizie il classico penultimo avviso. Rimane però fortissima la questione di fondo, per un sondaggio che per una volta non riguarda i massimi sistemi ma la nostra triste quotidianità.

Per come la vediamo noi sarebbe un sondaggio da 100 a 0, ma una facile statistica personale ci dice che così non è ed è per questo che lo (ri)proponiamo. In sintesi: molte persone, che in altri contesti ti fanno il pippotto sulla legalità e al momento del limoncello esaltano la tolleranza zero di Giuliani (bei tempi, fra parentesi), non percepiscono come reato il fatto che si guardi una partita illegalmente. E qualcuno si spinge anche oltre, trovando tante sponde giornalistiche: l’evento sportivo gratuito è in qualche modo un diritto, non esiste che i potentati finanziari ci impediscano di guardare aggratis Milan-Empoli o Paolini-Potapova.

Discorsi che si innestano sul culto della furbizia, che va al di là del calcio. Già più volte abbiamo raccontato di quel giornalista Mediaset che con noi si vantava tanti anni fa di non essere abbonato a Mediaset Premium (uno dei disastri di Pier Silvio Berlusconi, oggi improbabile ideologo della lotta al trash) e di guardare le partite su un sito cinese, che però non aveva l’audio. Al di là di ogni discorso etico, visto che l’etica è flessibile, ci sembrano discorsi senza logica: se la Serie A vale zero perché perdere tempo a guardarla? E se vale qualcosa, perché non pagarla come faremmo con un concerto, una pizza, una bici? In sintesi: siete d’accordo nel punire chi guarda illegalmente le partite?

stefano@indiscreto.net

 

Share this article