Live is life con Maradona

21 Dicembre 2020 di Stefano Olivari

Il riscaldamento di Diego Maradona prima di Bayern-Monaco-Napoli, semifinale della Coppa UEFA 1988-89, è diventato uno dei video più condivisi di questo ultimo mese. Con il fuoriclasse argentino a palleggiare in maniera divina con le scarpe slacciate, alternando numeri con i piedi, con le spalle e con la testa a balletti sulle note di Live is life, la canzone degli Opus che qualche anno prima, nell’estate 1985, aveva ottenuto uno straordinario successo in tutto il mondo. Bisogna infatti ricordare che nel dopo Heysel la linea dell’UEFA, che a fine anni Novanta sarebbe quasi diventata una regola, era quella di mettere nel pre partita musica tamarrissima a palla nella speranza che il volume avrebbe tenuto in qualche modo buoni gli ultras.

Una teoria strampalata, che per noi è comunque il pretesto per ricordare per la millesima volta Maradona e per la prima gli Opus, gruppo austriaco di lunghissima militanza che avrebbe azzeccato soltanto questa hit e che si inserì in una sorta di età dell’oro per musicisti di lingua tedesca che usando l’inglese sfondavano anche fuori dal paesello. Impresa peraltro riuscita anche agli italiani dell’Italodisco, da Savage (un grande successo la sua intervista su questo sito) a tanti altri… Ne ha già scritto su Indiscreto Paolo Morati, partendo dai Kraftwerk (We are the robots uno dei nostri primi 45 giri), ma ormai facciamo cover e del resto Live is life è stato uno dei brani più coverizzati della storia.

Di questi tedeschi cantanti in inglese nella piccola Austria l’esempio più luminoso fu il compianto Falco, ma fra i tedeschi propriamente detti abbiamo amato molto gli Alphaville (li abbiamo ascoltati anche ieri, hanno resistito benissimo al tempo), Nena (che fa tanto Deutschland 83-86-89: proposito, stiamo seguendo la terza…), gli Scorpions, Sandra, Nina Hagen, gli stessi Kraftwerk… generi diversissimi, come si nota, ma tutti accomunati dall’avere il mondo come orizzonte espressivo. Quanto agli Opus, seconda gloria di Graz dopo Schwarzenegger, esistono ancora e anche se hanno fatto altri album sono legati soltanto a Live is Life.

Ma tornando a Maradona e a quel riscaldamento del 19 aprile 1989 prima del 2-2 che avrebbe dato la finale dopo il 2-0 del San Paolo, per anni si era pensato che fosse stato quello prima della finale con lo Stoccarda di Klinsmann e lo stesso Klinsmann per anni avrebbe raccontato di essere rimasto di estasiato di fronte all’esibizione di Maradona sulle note di Live is Life. È un caso tipo la borraccia di Coppi e Bartali, che riguarda e confonde diversi episodi simili, con ricordi personali costruiti attraverso i media. Il palleggio con balletto originale di Maradona-Live is Life è quello di Monaco. Ma chi se frega, in fondo? Formidabili quegli anni.

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