Le migliori canzoni di Lena Biolcati

15 Ottobre 2023 di Indiscreto

Gettiamo la maschera: quasi due anni fa abbiamo dato vita al Festival di Indiscreto soltanto per parlare delle tre migliori canzoni di Lena Biolcati, artista che ha segnato in maniera indelebile gli anni Ottanta di tutta la redazione di Indiscreto. Cantante sottovalutatissima e non per modo di dire, visto che nessuno dei suoi più grandi successi si trova sulle piattaforme di streaming. Eppure non le mancava niente: la voce, la presenza scenica, la produzione (quella dei Pooh), le canzoni. Le rendiamo omaggio con le sue canzoni indiscutibilmente più famose, che senza un vero perché (la sua vecchia casa discografica, la CGD, è adesso della Warner, che non ha nulla contro lo streaming) non troverete né su Spotify né su Deezer.

Quando nel 1986 Lena Biolcati porta Grande Grande Amore al Festival di Sanremo, nella sezione Nuove Proposte, è già abbastanza nota: nel 1984 ha vinto Castrocaro con Aquarius e nel 1985 è arrivata terza proprio nella Nuove Proposte di Sanremo, con Innamoratevi come me, dietro a Cinzia Corrado e Miani, davanti a Cristiano de André. Con Grande Grande Amore (scritta da Stefano D’Orazio, all’epoca suo fidanzato, e Maurizio Fabrizio) la Biolcati fa il botto: vince la gara davanti ad Aleandro Baldi e Giampiero Artegiani (tra gli autori di Perdere l’amore), ma soprattutto conquista il pubblico.

La sua successiva partecipazione a Sanremo, nel 1987, è ovviamente nella competizione principale. Lena Biolcati ci va con con Vita mia, scritta da D’Orazio e Marco Tansini, altra canzone straordinaria e costruita su misura per lei e per la sua estensione vocale da Whitney Houston italiana (in quel Sanremo baudiano fra l’altro c’è anche la Whitney Houston originale, che scatena il delirio con All at once). Arriva undicesima nell’edizione vinta da Morandi-Ruggeri-Tozzi e Vita mia trascina il suo secondo album, Ballerina, a cui collabora anche Gianni Togni.

Nel 1990 il suo quarto ed ultimo Sanremo, dove si presenta con Amori, l’unico dei suoi grandi successi di cui è anche autrice, in questo caso insieme ad un altro dei Pooh, Roby Facchinetti. Una situazione curiosa, perché in quell’edizione sono in gara sia i Pooh, che vincono con Uomini soli, sia Milva (che arriva tredicesima) che della Biolcati (diciottesima) è una lontanissima parente, peraltro mai incontrata prima di questa settimana all’Ariston. La carriera della Biolcati proseguirà qualche anno prima di interrompersi per dedicarsi alla figlia (Silvia Di Stefano, a sua volta diventata cantante, nata prima della relazione con D’Orazio ma che ha sempre considerato il batterista dei Pooh come un padre) e di riprendere con successo negli anni Zero con diversi musical. Ma il meglio, come tutti, Lena Biolcati l’ha dato negli anni Ottanta.

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