L’avversario, un Tardelli da urlo

8 Giugno 2023 di Stefano Olivari

Non avevamo grande fiducia in Marco Tardelli come intervistatore, visti i suoi precedenti da commentatore un po’ troppo ‘uomo di calcio’, ma ci siamo ricreduti dopo aver visto lunedì sera su Rai 3 la prima puntata di L’avversario, recuperabile su RaiPlay. Nell’occasione il campione del mondo 1982 e tante altre cose, che ovviamente scompaiono di fronte al Mondiale spagnolo, ha intervistato Antonio Cassano a casa sua, a Genova. C’erano le premesse per una cosa noiosa, visto che fra libri, BoboTv e altre interviste di Cassano e dei suoi aneddoti, sempre quelli, si sa tutto, ed invece è venuta fuori un’intervista con il tono giusto, con Cassano che non si è limitato all’elenco di cassanate ma ha provato anche a spiegarle, indirizzato da Tardelli.

Alcune rimangono inspiegabili, come il comportamento con Garrone o l’accusa ai genitori di Totti, che lo trattavano come un figlio, di avergli rubato un assegno, ma tante altre si possono inquadrare in un rifiuto dell’autorità maschile, anche in maniera autolesionistica: Cassano capiva che i rimproveri di Capello erano giusti, lo capiva già ai tempi, ma non poteva lo stesso rispettare ordini e regole pur avendo dal cosiddetto ‘sistema’ tanti benefici. Colpa di un padre assente fin dalla nascita, 4 ore dopo la fine dell’Italia-Germania Ovest dell’urlo di Tardelli? La storia non è esattamente questa, ma certo Cassano è cresciuto solo con la madre Giovanna e con uniche figure maschili credibili i suoi allenatori, Fascetti su tutti.

Ma tornando alla trasmissione, in questa puntata e pensiamo anche nelle prossime (interviste a Mancini, alla Pellegrini, a Lea Pericoli, a Platini e a Franco Menichelli) si rimane colpiti dal rispetto nei confronti dell’intervistatore. Tardelli fa domande normalissime, nessuna da Pulitzer, magari gliele hanno anche scritte, ma le fa con la faccia giusta (del genere “Non raccontarmi le solite stronzate“) e soprattutto ascoltando poi la risposta, senza atteggiamenti intellettuali o supponenti. E ovviamente, dall’altro lato, nemmeno servili e da piccolo fan. Poi è chiaro che conta anche l’intervistato, irresistibile Cassano quando gli fa i complimenti per la sua bellezza anche a 69 anni (Cazzo, Tardelli ha 69 anni). Guarderemo anche le prossime puntate.

stefano@indiscreto.net

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