La scheda di Suljic

25 Agosto 2012 di Paolo Sacchi

Con la scheda tecnica in mano, il luogo e la data di nascita di Asmir Suljic (Srebrenica, 11 settembre 1991) è impossibile non stimolino una certa curiosità. L’attaccante numero 99 dell’FK Sarajevo è originario della cittadina bosniaca martoriata da uno dei più spaventosi massacri della recente storia del mondo che si autodefinisce civile, avvenuto quando Asmir aveva poco più di tre anni. Non servono dettagli invece sulla data del suo decimo compleanno, ‘festeggiato’ mentre New York veniva sconvolta dall’attentato più scioccante che a noi occidentali nati nel dopoguerra è dato ricordare, che peraltro nella contabilità della tragedia conta un terzo delle vittime rispetto a Srebrenica. Ignoriamo se e quanto i due eventi (soprattutto il primo, naturalmente) abbiano influito sulla vita di Suljic, ma vederlo giocare dal vivo è stata una gioia per gli occhi. Classe, volontà, visione, brio e buona tecnica – per quanto migliorabile – ce lo hanno reso anche sul campo l’attrazione principale nel 3-1 che i ‘bordo-bijeli’ locali hanno inflitto in rimonta al OFK Gradina in un match valevole per la Premier Liga Bosniaca disputato allo Stadio Olimpico di Sarajevo, struttura sede delle cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi invernali del 1984 oggi un po’ disadorna ma non certo peggiore di altre dalle nostre parti. Come direbbe il grande Rino Tommasi, sul nostro (più modesto) personalissimo cartellino Sulijc è risultato essere decisamente il migliore in campo. Se questo esterno destro in grado di giocare anche a sinistra proseguirà su questa falsariga, chissà di non incrociarlo tra qualche stagione in un campionato europeo di primissima fascia. Il tutto mentre la città in cui gioca, Sarajevo, vero punto d’incontro tra oriente e occidente, quanto a bellezza e fascino in primissima fascia tra le città più belle d’Europa è già tornata da tempo ampiamente ad esserlo.

Paolo Sacchi, da Sarajevo

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