Attualità

Il giornalista Mark Violets

Stefano Olivari 15/07/2024

article-post

L’attentato a Donald Trump ha reso per qualche ora Mark Violets il giornalista più famoso del mondo, come presunto attentatore del candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti. Tutto merito, o colpa, di alcuni account parodia di X (in particolare @moussolinho, attualmente ribattezzatosi Cane della Violesia, e @LogikSEO, in questo momento Czar), che hanno lanciato e rilanciato la fake news che tale “Mark Violets, antifa member’ fosse quello che aveva sparato a Trump. Il tutto corredato dalla foto di Marco Violi, youtuber tifoso della Roma e che parla solo della Roma (il suo sito è romagiallorossa.it) e che a volte capita di vedere citato in base ai trend calcistici. L’ultima volta ai tempi dell’esonero di Mourinho, prima dell’oblio, almeno fuori Roma, e del ritorno sulla scena mondiale come pseudo Lee Oswald.

Il circo delle condivisioni ha voluto che la presa in giro, da parte di account italiani (qualcuno ha già scritto che dietro ci sono gli hacker russi?) quasi tutti centrati sul calcio, entrasse nell’orbita di Wall Street Silver, che fra l’altro noi della trumpiana e complottista (mai però come chi dice che Trump si è fatto sparare apposta alla guancia) periferia Ovest di Milano seguivamo già prima di questa vicenda, diversamente da Moussolinho e Violi. Da lì la notizia è diventata mondiale, con il telefono e la vita di Violi che sono stati sconvolti per tutta la domenica. Tutto si è chiuso con il debunking fatto da realtà come Bloomberg, che hanno evitato una figuraccia ai media italiani che spesso riprendono di peggio, e con le dichiarazioni di Violi, che ha asserito di essere da anni nel mirino di imprecisati hater. Romanisti che non ne potevano più di Mourinho? Laziali? L’arbitro Taylor?

Dal punto di vista mediatico la cosa interessante non è stato mezzo mondo andato dietro ad una fake news, perché capita quotidianamente di copiare o riprendere falsità: inutile fare i fenomeni adesso sapendo la presunta verità, quando lo stagista sotto pressione deve decidere in due secondi. Colpisce l’assoluta incapacità di tanti di capire cosa può essere verosimile e cosa assurdo, anche a mente fredda. Citiamo sempre l’episodio, scusate la ripetizione, non perché sia importante ma solo perché riguarda Indiscreto, di quel famoso giornalista che ci chiese particolari sul tifo interista di Biden (come era nato, chi erano i suoi idoli, eccetera) dopo avere letto su questo sito una puntata della saga di Budrieri in cui il futuro presidente degli Stati Uniti, amicissimo di Fraizzoli, criticava un giovane Matthäus durante un Inter-Borussia Mönchengladbach di Coppa UEFA. E questi poi si lamentano della mancanza dei lettori-telespettatori di qualità. Se credi a Mark Violets puoi credere a tutto.

stefano@indiscreto.it

Potrebbe interessarti anche

  • preview

    Ci vediamo su Substack

    Ci siamo. Come più volte, davvero troppe, annunciato Indiscreto in questa versione finisce qui. Rimarrà online fino al 31 dicembre, prima di scomparire e di reincarnarsi nella sua versione Substack che in molti già conoscono. Il link è indiscreto.substack.com e presto punteremo lì anche uno dei nostri domini (indiscreto.net o indiscreto.info) in modo che sia […]

  • preview

    L’invenzione del nemico

    Mentre scriviamo queste righe, Daniele Capezzone (inutile dirvi chi sia o copincollare la solita Wikipedia) siede già alla scrivania di direttore del quotidiano romano Il Tempo al posto di Tommaso Cerno (passato nel frattempo a Il Giornale). All’incirca una settimana fa, quando ci siamo sentiti e confrontati sul suo nuovo libro dallo sferzante titolo Trumpisti […]

  • preview

    Gli al posto di Le

    Il 70% degli italiani scrive e parla male l’italiano, secondo una ricerca di Libreriamo che abbiamo scoperto sul sito di Prima Comunicazione: come al solito invitiamo a leggere l’articolo originale e andiamo direttamente al punto, noi popolo del Qual è (lo scriviamo correttamente, ma dobbiamo sempre pensarci una frazione di secondo: comunque si scrive senza […]