I migliori Sixers della nostra vita

8 Marzo 2007 di Stefano Micolitti

Nelle varie puntate della rubrica non siamo riusciti a nascondere la nostra passione per i Philadelphia 76ers, solo in parte dovuta a Doctor J. Sorvolando sulla situazione attuale della squadra e sognando Greg Oden o Kevin Durant ci rifugiamo come al solito nella storia, o perlomeno nella storia ‘secondo noi’. Mettere insieme i migliori giocatori di sempre (includendo gli antenati Syracuse Nationals 1949-1963) è stata una gioia. Ecco cosa abbiamo tirato fuori, senza la pretesa di essere ‘definitivi’. ALL TIME MVP JULIUS ERVING – Forward (1977-1987) – Una delle due migliori ali che abbiano mai calcato i parquet (Larry Bird quell’altra): giocatore ultra spettacolare ma anche molto tecnico, il migliore di sempre in campo aperto, passatore straordinario, discreto difensore, stilisticamente quanto di più bello si sia mai visto su un campo da basket. A Philadelphia si è messo al servizio della squadra cercando di inserirsi senza traumi in un gruppo di grandi giocatori, mutando di conseguenza il suo modo di giocare. Quando due anni dopo i Sixers gli hanno costruito la squadra intorno, non è stato fisicamente e psicologicamente in grado di ritornare a dominare come ai tempi ABA: se potesse tornare indietro sono convinto che avrebbe un approccio diverso, molto più egoistico e ‘jordanesco’…e i Sixers avrebbero almeno un paio di titoli in più. ALL TIME FIRST TEAM STARTING FIVE F JULIUS ERVING (1977-1987) – 4 finali, 1 titolo di MVP nel 1981, statistiche sempre molto solide, medie per la carriera a Phila 22 ppg e 6.7 rpg, percentuale dal campo oltre il 50%. Mani enormi gli hanno consentito di fare cose mai più viste su un campo da basket. Le stesse mani sono state però anche un limite: troppo grandi per avere tocco sul tiro da fuori, anche se si è progressivamente sempre migliorato, il tiro dalla distanza è rimasto il suo tallone d’Achille, quello che gli ha impedito di essere oggi ricordato come il più grande giocatore di sempre. Con il suo ritiro è finita l’epoca d’oro dei Sixers. F CHARLES BARKLEY (1984-1992) – Arrivato ai Sixers con Erving e Malone a fine carriera, unica luce in un’epoca buia, grandissimo rimbalzista, saltatore esplosivo, immarcabile vicino a canestro, buon fade away dalla media, a parte l’anno da rookie sempre sopra i 20 ppg e i 10 rpg. Compagni mediocri, ma lui non è mai riuscito a caricarsi la squadra sulle spalle portandola oltre risultati normalmente ottenibili. C WILT CHAMBERLAIN (1964-1968) – Ha giocato gli anni più dominanti della sua carriera sempre a Philadelphia ma nella franchigia dei Warriors. Ha vinto il titolo nel 1967 infliggendo ai Celtics l’unica sconfitta della decade. Il più grande centro di sempre: in tre stagioni con i Sixers 27.6 ppg e 23.9rpg. Costantemente raddoppiato non aveva problemi a trovare il compagno libero, primo nella lega negli assist nel 1968 con 8.6 di media e terzo nel 1967 con 7.8. G HAL GREER (1959-1973) – Rendimento costante, 10 stagioni oltre i 19 ppg, miglior giocatore in una squadra mediocre fino all’arrivo di Chamberlain. Essenzialmente un realizzatore, passatore non eccelso. Votato, insieme ad altri ragazzotti di questo all star team, uno dei migliori 50 giocatori di tutti i tempi, ha giocato un paio di d’anni di troppo. G ALLEN IVERSON (1997-2006) – Scelta obbligata viste le statistiche individuali, l’MVP ricevuto e la finale raggiunta praticamente da solo. Grande cuore e carattere, ma peccato che la testa non vada di pari passo. Entrato nella lega come giocatore da playground, è rimasto essenzialmente questo: scelte di tiro scellerate e percentuali dal campo ridicole per una superstar. Incapace di coesistere con un altro realizzatore, ci rimarrà sempre il dubbio se alla fine sia stato più utile o dannoso alla franchigia. Se la nostra vita dipendesse da una partita, Toney sarebbe in campo e The Answer in panca. Auguri ai Nuggets… IN PANCHINA G ANDREW TONEY (1981-1988) – Giocatore completo, grandissimo attaccante ed eccellente difensore, poteva essere la più grande guardia della storia dei 76ers ed uno dei più grandi realizzatori di sempre, ma una serie di maledette fratture da stress ad entrambi i piedi gli hanno stroncato la carriera dopo sole 5 stagioni. Atleta straordinario, soprannominato ‘Lo strangolatore di Boston’ per le devastanti e ripetute prestazioni contro i Celtics nei playoffs. Ancora oggi ricordato da Bird, Magic & C. come il Sixer più temuto nella straordinaria squadra dei primi anni ‘80. Tiratore micidiale con grandissime percentuali dal campo, se non avesse giocato col Doc e Malone avrebbe vinto ogni anno la classifica dei marcatori. G MAURICE CHEEKS (1978-1989) – Scelto al 2° giro nel 1978, miglior playmaker nella storia dei 76ers. Nell’anno rookie soprannominato dai compagni ‘Little J’ perché il Doctor era l’unico a cui passava la palla, poi le cose sono cambiate. Grandissimo difensore, in attacco gran penetratore, mani velocissime e buona mano dalla media, il livello del suo gioco saliva regolarmente di un gradino nei playoffs. Senza grandi colpe né meriti come allenatore, sia a Portland che nei tristi Sixers di adesso.G DOUG COLLINS (1974-1981) – Un altro fenomeno la cui carriera è stata accorciata dagli infortuni. 5 stagioni fantastiche e poi, come per Toney, l’infortunio ed il rapido declino. 6’6 velocissimo per la sua altezza, nel breve lasciava sul posto chiunque con un crossover fulminante, e senza accompagnare la palla. Ottimo tiro da fuori ma soprattutto irresistibile in penetrazione, non verrà ricordato per le sue qualità di passatore. Come Cheeks e tutte le grandi guardie di quel tempo, costantemente sopra il 50% di realizzazione dal campo. F DOLPH SCHAYES (1950-1964) – Tutta la carriera con la franchigia. Uno dei primi grandi marcatori della storia della lega, giocatore molto tecnico con mortifero tiro piazzato a due. Mani infallibili dalla lunetta, grande rimbalzista, medie per la carriera 18.5 ppg e 11.3 rpg. 1 titolo NBA nel 1954-55 con i Nationals, autentico Iron man, nel 54 si ruppe un braccio durante i playoff e giocò le finali ingessato. F BILLY CUNNINGHAM (1965-1972 / 1974-1976) – The Kangaroo Kid. 6’ 6 bianco, mancino dotato di grande elevazione, medie per la carriera a Phila 20.8 ppg e 10.1 rpg. Rimbalzista straordinario, buon tiro dalla media ma preferiva portare la palla a canestro sfruttando le sue qualità atletiche. Membro della squadra che ha vinto il titolo nel 67, a Phila ha vinto un titolo anche da coach, ovviamente nel 1983.F CHET WALKER (1963-1969) – Chet The Jet formò con Cunningham e Chamberlain uno dei più forti frontcourt mai assemblati…realizzatore e rimbalzista di grande qualità, ha dato ai Sixers 7 stagioni di altissimo livello con un rendimento sempre costante, non viene ricordato come si meriterebbe. Il meglio lo dava nei playoff: 21.7 ppg e 7.6 rpg nei playoff dell’anno del titolo. C MOSES MALONE (1983-1986/1993-94) – ‘Fo, Five, Fo’ è il riassunto del suo primo anno a Phila. Innesto decisivo in quella che è forse stata la più grande squadra di tutti i tempi: rimbalzista offensivo pazzesco e lavoratore instancabile nell’area pitturata, uno dei 5 più grandi centri di sempre: 23.9 ppg e 13.4 rpg nei suoi anni ai Sixers, esclusa la tazza di caffè che è venuto a bersi a fine carriera. Venduto troppo presto in una delle trade più scellerate della storia NBA, ha avuto ancora 4 ottime annate, ci sarebbe piaciuto vederlo in quegli anni a fianco del miglior Barkley. Ma con i Sixers non abbiamo ancora finito…

Stefano Micolitti
smicoli@tin.it

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