Milan, Gazidis peggio di Fassone

9 Ottobre 2020 di Indiscreto

Il Milan ha chiuso l’ultimo esercizio con una perdita netta di 195 milioni di euro. Notizia diventata ufficiale oggi, dopo le anticipazioni di Milano Finanza, con il club rossonero che ha annunciato che all’assemblea del prossimo 28 ottobre sottoporrà agli azionisti questo risultato. La nostra domanda è al solito diretta: colpa del Covid oppure il fondo Elliott sta facendo peggio di qualunque proprietario precedente?

Come già detto per il bilancio della Juventus e per il bilancio della Roma, in attesa di altri, l’impatto del lockdown è stato importante ma è arrivato in una situazione già molto negativa anche se il monte ingaggi del Milan (92,6 milioni lordi) del 2019-2020 è un terzo di quello della Juventus e più di 30 milioni inferiore a quello della Roma. Ma in realtà l’unica cosa che ci interessa è capire chi sarà il nuovo proprietario del Milan.

Da quando Yonghong Li è uscito di scena, estate 2018, dopo avere fatto il suo dovere (poi si può anche credere che chi ha speso o dice di avere speso 750 milioni non ne trovi 30…), Elliott dovrebbe avere messo nel Milan, contando in maniera grezza, i 280 milioni del prestito al misterioso cinese, una prima ricapitalizzazione (170,5) e buona parte dei soldi per tamponare la perdite più recenti, quindi almeno 600 milioni di euro.

Speranze di recuperarli con gli utili generati nei prossimi anni dal club? Zero (stiamo parlando di un fondo di investimento, non di un anziano tifoso di Rivera che vuole togliersi qualche soddisfazione), a meno di rinunciare a vincere e trasformarsi una super-Udinese. Speranze di recuperarli con la vendita del club infiocchettandola con un piano per il nuovo stadio semi-approvato? Realistiche, perché di gente con soldi veri ce n’è, ma chissà quando.

Per il momento i geni megagalattici della finanza hanno fatto peggio di Fassone e Mirabelli, che nel loro glorioso 2017-2018 avevano chiuso a meno 123 milioni, con una campagna acquisti pesante (Bonucci, Conti, Kessie, Calhanoglu, Biglia, Rodriguez, Kalinic, André Silva) ma soprattutto, diremmo, il rinnovo del contratto di Donnarumma, con la scelta di Gattuso per la panchina già in novembre, al posto di Montella.

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