Eurovision, promossa l’Ucraina

11 Maggio 2022 di Paolo Morati

L’Eurovision Song Contest è entrato nel vivo a Torino, con la prima semifinale trasmessa ieri in diretta su Raiuno. Si tratta, come già scritto altre volte, di uno degli show televisivi tra i più visti al mondo dopo i Mondiali di Calcio. Un evento da noi poco considerato, a livello di critica, anche se i grandi ascolti fatti da Raiuno (5,5 milioni di spettatori e 27% di share) dovrebbero far riflettere su una formula compatta e organizzata che potrebbe funzionare anche per Sanremo. Votazioni incluse.

Quello che è certo è che tra chi sembra non poter vivere durante l’anno senza pensare all’Eurovision l’Italia sia entrata rapidamente nel mirino di alcuni haters. A cominciare da quelli che hanno commentato i problemi al sole cinetico che resta fisso sul lato più scuro, dal quale spara fasci di luci led di diversa gradazione cromatica, lontano da quanto ci si aspettava dal progetto originario, che prevedeva i semicerchi rotanti e un lato completamente a led. Al di là della possibile delusione, il problema è che sembra che alcune delle persone che hanno realizzato il tutto siano state prese di mira sui rispettivi profili, tanto che l’EBU è stata costretta a rilasciare un duro comunicato di condanna.

Intanto durante la prima diretta sui forum e blog internazionali si è discusso dei presentatori (Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika), ingabbiati dallo schema rigido e calcolato/provato al secondo, della regia, dei cameramen e degli autori delle cartoline, ossia quegli intermezzi tra una canzone e l’altra quest’anno dedicati ad alcune località italiane. In particolare si parla della scelta di inserire in computer grafica le immagini dei concorrenti ‘proiettate’ sui monumenti e gli ambienti ripresi, con un effetto che avremmo limitato alla sola chiusura di cartolina. Come accade per Sanremo, noi che seguiamo l’ESC da decenni preferiamo tuttavia aspettare la finale prima di giudicare lo spettacolo, notando intanto con le prime esibizioni poche baracconate e uno stile più minimalista e sobrio rispetto ad edizioni passate. Una scelta forse obbligata anche dalla struttura del palco, dominato appunto dal sole, con le cascate d’acqua frontali e i grandi led sullo sfondo.

Ottimi i giudizi sugli interval act della serata, ossia il DJ Set in mano a Dardust e Benny Benassi e l’esibizione di Diodato, apprezzatissima anche per la messa in scena. Intanto la prima semifinale ha promosso in ordine sparso la favoritissima Ucraina insieme a Norvegia, Paesi Bassi, Moldova, Grecia, Lituania, Portogallo, Islanda, Armenia e Svizzera. Domani sera si replica con la seconda semifinale in cui sarà in gara Achille Lauro per San Marino. Chi ha visto le prove preannuncia un’esibizione di grande impatto. (Foto: EBU/SARAH LOUISE BENNETT).

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