La vita è una scommessa
Credibilità che diminuisce
di Stefano Olivari
Pubblicato il 2008-06-10
Lo scommettitore ragioniere deve avere la freddezza per fermarsi nei giorni in cui tutto è impronosticabile, sfruttando l’unico suo vero vantaggio sul banco. Cioè scegliere gli eventi, mentre il bookmaker ha una reattività limitata al mutare dei volumi di gioco: basti pensare al recente caso Davydenko nel tennis. Spagna-Russia e Grecia-Svezia sono di difficile lettura, ma teniamo lo stesso fede alla linea dei 10 euro quotidiani. Piccolo accorgimento per suddividere il rischio: giocare due colpi. Abbiamo in ghiacciaia la Russia vincente l’Europeo a 25, quindi evitiamo scommesse in contraddizione, come quelle sulla Spagna, o in appesantimento come sarebbero quelle sulla Russia. Diversifichiamo giocando 7 euro sull’Under (meno di 2,5 gol totali) di Grecia-Svezia, squadre che faticano ad arrivare vicino alla porta, dato ad 1,50. E facciamo scattare una minicopertura con 3 euro giocati su 3 come somma gol (con qualsiasi risultato) a 3,80. Perdiamo solo nel caso la somma gol sia di 4 o superiore: insomma, scommettere è anche il piacere di tifare per una partita orrenda. (pubblicato anche sul Giornale, link: http://www.ilgiornale.it/ ). Purtroppo Van Bronckhorst ci ha tolto il piacere della terza vittoria di fila, quindi il nostro utile generale è sceso a più 5,3 euro. La nostra credibilità, già bassa, potrebbe azzerarsi insieme al capitale.