Boris Becker al 25%

4 Maggio 2022 di Stefano Olivari

Boris Becker è da qualche giorno in carcere per alcuni reati legati al processo per fallimento subito nel 2017. Da quello che si è capito si tratta di sottrazione di beni al fallimento stesso e quindi ai suoi creditori, da alcuni immobili ad attività finanziarie, questo lo abbiamo letto tutti e noi meno di altri perché il genere ‘Ex campione caduto in disgrazia’ non ci piace, né nella sua versione compassionevole né in quella maligna (una volta ci saremmo masturbati scrivendo Schadenfreude). A colpirci è stato però il tasso di interesse del prestito che ha dato origine alle disgrazie del tedesco: 25% annuo. Venticinque per cento, in lettere.

Su Verità & Affari abbiamo visto pubblicato il documento della Arbuthnot Latham Bank di Londra, con la sintesi dei termini del prestito all’allora cinquantenne (era il 2017) tedesco. Nella sostanza i 4 milioni di Euro chiesti e ricevuti da Becker per far fronte alle mille spese correnti, fra ex mogli, figli, proprietà da gestire, eccetera sarebbero costati un milione all’anno. Una cosa da usurai, senza giri di parole, con la beffa, per Becker, che il debito originario con la Arbuthnot Latham (una delle poche accepting house, quindi l’élite dell’élite, altro che Zonin) è stato estinto grazie alla svendita di una villa mentre nel frattempo ne sono sorti altri che poi lo hanno portato alle varie operazioni fraudolente.

Non siamo in grado di valutare la pena di Becker, anche se il sospetto che si tratti di giustizia-spettacolo è grande: la mitica pena esemplare, che si riserva ai famosi ma non potenti. Per quanto riguarda il 25% di interesse ci siamo però domandati se una cosa simile sarebbe possibile (per una banca nella legalità, non per la camorra) anche in Italia. La risposta è… ni. Secondo le tabelle della Banca d’Italia relative al secondo trimestre 2022, il tasso soglia annuo per il credito personale, quindi il tipo di credito concesso a Becker, è il 15,5%. E nel 2017 era del 16,9%. Che non è il 25, ma è comunque enorme. Quasi in zona 25 da noi si arriva con gli scoperti senza affidamento e con quella oscenità che è il credito revolving. Anche se certo non stiamo parlando di 4 milioni di euro, ma di materassi, auto e vacanze. Che però, in proporzione, possono causare guai come quelli capitati a Becker. Uno che come noi darebbe tutto, cioè ormai quasi niente, per tornare al luglio del 1985.

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