Stefano Olivari
Nato a Milano nel 1967, laureato alla Bocconi, dall'inizio degli anni Novanta scrive di sport, economia e cultura pop. Come giornalista professionista ha lavorato per la Voce, Repubblica, Tuttosport, Mediaset, Tre, Ansa, Calciatori.com, Radio Rai, Guerin Sportivo, il Giornale, il Corriere del Ticino e ovviamente Indiscreto, di cui dal 2000 è direttore ed editore. Come autore ha scritto 9 libri e come editore ne ha prodotti altri 37.
Crediamoci senza convinzione
1. Dieci buoni propositi, per l' anno ciclistico che viene: scorrere con interesse le classifiche del ProTour, anche solo per deformazione professionale; sostenere con onestà intellettuale che Filippo Pozzato non è un altro Gabriele Colombo; inserire comunque il nome di Danilo Di Luca, in una lista (più o meno estesa) di pretendenti alla maglia rosa; considerare [' ]
Arabi e cinesi
DOWN UNDER ' La fine dell’anno è per il tennis in realtà l’inizio della stagione. Insomma, finalmente si riparte nell’altro emisfero per un calendario che già tra il 31 dicembre e il primo gennaio presenta tornei ad Adelaide, Doha e Chennai. Niente di inusuale, ma forse meritano una piccola attenzione i montepremi in palio nei [' ]
Pompey the sailor man
L’attaccamento per la squadra locale a Portsmouth lo percepisci ovunque. Dai ragazzini che girano con le maglie biancoblù in Commercial Road, ai proprietari dei pub che ti servono birra magari con una maglia Toffs anni Sessanta, ai lavoratori del porto che il simbolo della società, da buoni marinai, se lo portano stampato sul braccio. Siamo [' ]
Essere Zugarelli
TRENT’ANNI DOPO ' La celebrazione dei trent’anni dalla vittoria di Coppa Davis fa venire un po’ di malinconia, sia perché avevamo trent’anni di meno e ci ricordiamo tutto, sia perché dopo è finita come finita. Ai quattro – pensandoci bene – la vita ha regalato quello che erano anche sul campo, con Panatta sregolato di [' ]
I fantasmi dell’Idroscalo
1. Finirà così. Finirà che al via delle massime competizioni internazionali ' quelle promosse dalle società organizzatrici più potenti, fuori dal circuito Pro Tour – non si schiererà altra formazione che la Discovery Channel: schierata con tutti gli effettivi eccezion fatta per Ivan Basso, infine sgradito al suo stesso direttore sportivo Johan Bruyneel. Un sulfureo [' ]
Mary per sempre
BASTA ACCONTENTARSI ' Abbiamo già detto delle classifiche mondiali e dei modesti progressi dei nostri giocatori. Nel discorso si inserisce l' intervista di Filippo Volandri al sito della federtennis. Il nostro numero uno traccia il bilancio del 2006 definendolo “un anno positivo“ e promette, in vista della prossima stagione, di tentare l' impresa: ' Voglio vincere a Roma' . [' ]
E’ andato a letto presto
1. INSALATIERA RUSSA ' La finale di coppa Davis è andata come da pronostico, visto che l’Argentina si è presentata in Mosca con un giocatore solo, mentre la Russia ha opposto una squadra ed un grande talento. Certo, sul risultato di parità Marat Safin poteva combinare di tutto, soprattutto visto com’era andata la prima giornata. [' ]
Nell’Astana del lupo
1. Quest' anno quasi con comodo e quasi per tempo, ecco che va in scena la presentazione ufficiale del Giro d' Italia prossimo venturo. E chissà che nel foyer del Teatro degli Arcimboldi non si accettino scommesse: tra l' Angelo Zomegnan organizzatore e quei diavolacci di giornalisti rovina-sorprese, chi l' avrà vinta questa volta? Il primo, che ha finito [' ]
Il servizio che non è una battuta
1. BUM BUM ' Fino a qualche tempo fa, diciamo più o meno prima dell’inizio dell’era Federer, sembrava che i problemi del tennis moderno fossero tutti concentrati nella battuta. Tanto che si era arrivati quasi alla decisione di abolire il secondo servizio, o quanto meno ingrandire un po’ le palline per evitare che le partite [' ]
Il teorema di Safin
Noi che nel 1976 eravamo abbastanza grandi per esultare da lontano a una Coppa Davis vinta all’italiana, sono ormai trent’anni che ci esaltiamo per i minimi risultati dei nostri tennisti ricordando con nostalgia le telecronache di Bisteccone e i turborovesci di Canè. Certo, aspettando l' erede di Panatta, resistono ancora i pomeriggi con Tommasi e Clerici [' ]