Calcio e Natale con i tuoi

30 Gennaio 2007 di Stefano Olivari

Quando si passano le festività natalizie in Gran Bretagna le cose che non mancano mai sono il tacchino in tavola (anche per più giorni), i negozi pieni di gente il giorno di Santo Stefano (il famoso Boxing Day britannico, quando iniziano i saldi e i capi vengono scontati di un paio di sterline rispetto a prima…..) e l’enorme quantità di calcio che gli appassionati possono gustarsi prima e dopo il tacchino. Chi segue il calcio inglese da anni lo sa bene: il periodo natalizio è quello più intenso, con almeno cinque partite che si disputano fra la vigilia di Natale e il giorno di Capodanno…Viene da sorridere pensando a certi calciatori italiani, che si considerano stanchi prima delle feste e vorrebbero un periodo di sosta ben più lungo delle tre settimane che quest’anno gli sono state concesse per smaltire le tossine. Anche qui in Gran Bretagna qualcuno sta provando a cancellare l’intenso programma calcistico natalizio, ma gli stadi perennemente pieni e l’avversione verso il “colpo di stato” anche da parte delle riviste sportive più progressiste e innovatrici (Four Four Two, per citarne una), rallenteranno il tentato assalto. Oggi comunque anche i calciatori britannici hanno poco da lamentarsi, basta infatti dare un’occhiata al recente passato. Il 1957 fu l’ultimo anno in cui si disputò una giornata intera di campionato il giorno di Natale. Storicamente il giorno Santo è stato anche sempre ricco di moltissimi gol, situazione agevolata sicuramente dal già citato tacchino, sherry e birra che aprivano le difese più di Greaves e Charlton……Ad esempio, proprio in quel Natale del 1957 il Chelsea affettò il Portsmouth per 7 a 4 . Il giorno seguente però si disputò già la gara di ritorno a Fratton Park e i Pompeys restituirono il risultato con un perentorio 3 a 0. Divertente anche ciò che successe all’allenatore del Leyton Orient il giorno di Natale del 1936. Infatti quando vide arrivare i suoi giocatori alla stazione di Waterloo per il viaggio verso Bournemouth, si accorse che più di metà squadra era ubriaca. Fortuna vuole che quel giorno l’Orient, appena sceso in campo nella cittadina della Cornovaglia, trovasse ad attenderlo un gruppo di calciatori che era in condizioni simili alle loro: alla fine riuscì a strappare un pareggio. Quando si dice una partita fra ubriachi… Da appassionati di statistiche dobbiamo citare ciò che successe nel Natale di Guerra del 1940, quando due giocatori, Tommy Lawton e Ken Shackleton, giocarono due partite lo stesso giorno con due club diversi. Il primo scese in campo prima per l’Everton e poi per il Tranmere, mentre il secondo giocò per il Bradford Park Avenue prima di indossare l’altra maglia cittadina, quella dei rivali del Bradford City. Tutto questo fino al 1959, quando in Inghilterra si disputarono le ultime due partite il 25 Dicembre. In Prima Divisione il Blackburn Rovers batté il Blackpool per 1 a 0 mentre in Terza il Coventry ebbe la meglio con un netto 3 a 0 sui gallesi del Wrexham. In Scozia la tradizione di giocare il giorno di Natale proseguì più a lungo, tanto che ancora fino al 1971 si disputarono intere giornate per tutte le divisioni. Le ultime partite giocate nel Santo Giorno furono addirittura nel 1976, con due match disputati. Nel primo Clydebank e St Mirren pareggiarono per 2 a 2, mentre in una partita di Seconda Divisione l’Alloa Athletic prevalse sul Cowdenbeath per 2 a 1. Riguardo a quel Natale però permane un giallo, visto che secondo la storia ufficiale del Dundee Fc quel giorno la squadra biancoblu espugnò Montrose per 1 a 0, ma altri annuari e almanacchi riportano quella gara come disputata il 24 o il 26. Anche in questo caso probabilmente, sherry e birra giocarono la loro parte…

Luca Ferrato
ferratoluca@hotmail.com

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