Capitano non osservatore

20 Febbraio 2007 di Stefano Olivari

SEI SU OTTO – Poteva andare anche peggio, alla fine possiamo accontentarci di aver indovinato sei pronostici su otto riguardo il primo turno di coppa Davis. Passano dunque Francia, Belgio, Usa, Spagna, Svezia e Argentina, ma anche Cile e Germania. Le sorprese? Positiva la Svizzera che ha rischiato il colpaccio senza Federer, negativa Ljubicic, affondato in Germania e in fuga dalla nazionale craoata. Detto che gli Usa hanno vinto il primo incontro di Davis sulla terra rossa dopo dieci anni, più di tutti ha stupito Igor Andreev, il russo di scorta, che ha battuto sia Gonzalez che Massu in casa loro. Se qualcuno ci aveva puntato qualcosa mandi lo scontrino. PUNTI DI VISTA – Gustoso, come sempre, il dopopartita di Marat Safin sconfitto da Gonzalez. Il russo s’è lamentato del pubblico ululante (“Non c’è bisogno di insultare i giocatori, non siamo venuti a fare delle razzie qui in Cile”), ma poi s’è consolato subito alla domanda su come avesse trovato La Serena e il suo noto resort: “L’estate, il sole, la spiaggia: cosa si potrebbe avere di piu?”. Insomma, era concentratissimo… TOCCA A NOI – Ci tocca dunque Israele, come previsto: incontreremo Noam Okun (nella foto, 29 anni, numero 170 al mondo) e Dudi Sela (22 anni, numero 173), più il doppio Erlich-Ram. Giocheremo a casa loro dal 6 all’8 aprile, l’unico precedente finì 4-1 per noi. Questa la cronaca, resta – anche in questo caso – il pronostico. Ripensandoci: una volta non l’avremmo neppure preso in considerazione… COME SE L’AVESSI SCRITTO IO – E a proposito di Israele-Italia per una volta ci esibiamo un evidente plagio. Anzi – in realtà – vi giriamo direttamente questa chicca pescata sul blog del ben più autorevole (di noi) collega Ubaldo Scanagatta: “Nel weekend di Coppa Davis l’Italtennis riposava ma guardava in Israele. Laddove i tennisti locali, Sela, Okun e il duo Erlich-Ram in due giorni hanno archiviato la pratica Lussemburgo. Così (6-8 aprile) l’ItalDavis andrà là sperando di non fare la fine dei lussemburghesi. Anziché esibirsi da telecronista del challenger di Bergamo per il digitale di La 7, capitan Barazzutti avrebbe fatto meglio a studiare, in Israele, ambiente, avversari, superficie, palle e quant’altro. Non sapevo se era stata una sua scelta o una leggerezza della Fit. E allora ho fatto quel che qualunque cronista avrebbe dovuto fare. Ho telefonato al presidente Binaghi e glielo ho chiesto. Ho avvertito un certo imbarazzo, gli ho precisato che volevo una risposta ufficiale, da presidente a giornalista, e lui mi ha spiegato che a Barazzutti era stato chiesto di affrontare il viaggio in Israele – tramite Sergio Palmieri – ma che Corrado aveva replicato che no, non era necessario perchè i giocatori li aveva visti già bene e a lungo in Australia. Grave leggerezza. Sospetto – e a pensar male Andreotti diceva che si fa peccato, ma che spesso ci si azzecca – che se non avesse dovuto fare il telecronista per “La 7”, Corrado magari là ci sarebbe andato, così come andò a vedere Lussemburgo-Portogallo all’epoca. A “Barazza” non avranno dato un milione di dollari come a Federer e Nadal per esibirsi in Corea, ma insomma…tutto è relativo (diceva Einstein)”. Già, probabilmente lo dice anche Barazzutti. QUESTIONE DI CUORE – E’ tornata Justine Henin, sconfitta a Parigi in semifinale dalla Safarova. La belga aveva saltato gli Australian Open per “questioni personali” che in realtà altro non erano che il tentativo – fallito – di salvare il matrimonio. Dunque Justine ora non è più Hardenne ma solo Henin, come una volta. Lei si dichiara soddisfatta del suo rientro e dice che presto tornerà a vincere, superando una questione di cuore che per le giocatrici spesso è un avversario in più. Contate a quante è già successa una cosa del genere , quante tenniste, tra matrimoni, divorzi, fidanzamenti e non, drammi familiari vari, hanno smarrito la strada della vittoria. Di sicuro però, il ritorno in piena forza di Justine è una vera fortuna: di innamorati (del suo tennis, s’intende) lei ne ha tanti.

marcopietro.lombardo@ilgiornale.it

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