Anche Savoldi la prese bene

11 Marzo 2010 di Stefano Olivari

La morte di Tonino Carino e la vita di Lapo Elkann, due situazioni tristi che ci hanno fatto tornare alla mente l’episodio forse più famoso di deviazione di un pallone da parte di uno che non c’entrasse niente con la partita.

Ci riferiamo ovviamente al numero del raccattapalle Domenico Citeroni, il tredicenne che il 12 gennaio 1975 durante un Ascoli-Bologna negò il gol del quattro a uno a Beppe Savoldi (centravanti di quelli che al’epoca si definivano felsinei) piazzandosi vicino alla porta e dando attraverso la rete un calcio al pallone che aveva nettamente superato la linea. Lanciato da Bulgarelli a pochi secondi dalla fine, Savoldi si era trovato solo davanti al portiere Masoni ed in quell’epoca non sbagliava mai. Infatti non aveva sbagliato…L’arbitro era Barbaresco di Cormons (Aahhh, gli arbitri di una volta! Peggio di quelli attuali…), che non si accorse di niente e diede al Bologna un assurdo calcio d’angolo. Andiamo un po’ a memoria, non avendo trovato su You Tube l’episodio incriminato ed avendo in archivio solo interviste in cui Pesaola e Mazzone facevano…Pesaola e Mazzone. Sicuro è invece che per quel gol a fine stagione Savoldi, intercettato di recente a Espn Classics come commentatore di inspiegabili partite di serie A di poche stagioni fa, fu battuto da Paolino Pulici (Aaahhh, Pulici!) nella classifica cannonieri: non era la stagione dell’ex aequo con Rivera, come erroneamente abbiamo anche scritto (quella era la 1972-73), ma per Savoldi fu lo stesso una delusione. Altri tempi, come provato dal fatto che c’era gente che guardasse la Domenica Sportiva, dove il non ancora ‘Mister Due Miliardi’ incontrò il ragazzino perdonandolo in diretta.

Share this article