Amazon, All or nothing: Juventus promette bene

25 Novembre 2021 di Stefano Olivari

Siamo tossici degli All or nothing di Amazon, per questo non abbiamo resistito a quello sulla Juventus e pochi secondi dopo la messa online su Amazon Prime Video abbiamo visto il primo episodio. Recensiremo la serie dopo avere guardato anche gli altri sette, forse già stanotte, ma diciamo subito che l’inizio del racconto della stagione 2020-21 è molto promettente e ci è piaciuto. Ovviamente non è giornalismo di denuncia, che del resto non viene fatto nemmeno dai giornalisti che seguono la Juventus, o altre squadre, e quindi non si vede perché avrebbe dovuto farlo Amazon.

Il primo episodio si apre con l’arrivo di Pirlo in panchina ed il discorso motivazionale di Agnelli alla squadra, con il presidente bianconero che definisce la stagione precedente ‘un anno di merda‘, nonostante il nono scudetto di fila. Ecco, questo il saluto al maestro Sarri. Pirlo si presenta bene, da ex calciatore fra i calciatori, con questa credibilità come suo asset principale e la sensibilità per capire il modo in cui si deve comunicare ad uno che deve andarsene. In un prodotto evidentemente confezionato sotto la cappa dell’ufficio stampa della Juventus, ma meno rispetto alla quotidianità italiana, la parte del leone la fa Chiellini uomo e capitano vero, con Buffon un po’ più consapevole e autoironico.

A colpire è Paratici, che si intesta i meriti dell’operazione Cristiano Ronaldo che in effetti rimane una grande operazione (sbagliati invece quasi tutti i mezzi giocatori successivi) e che palesemente recita, male, parlando con Nedved della necessità di un centravanti. Nessun riferimento a Suarez… Ma belle anche le poche scene con un cazzutissimo e ombroso, forse Amazon non ha pagato direttamente lui, Cristiano Ronaldo, che spiega di essere lui stesso il medico, il preparatore ed il nutrizionista di Cristiano Ronaldo.

Chi come noi ha visto gli altri All or nothing sa che questo è lo schema, assurdo aspettarsi rivelazioni o sorprese in particolare in quelli calcistici. Dove tutto l’interesse sta nelle facce, che come quella di Tudor non possono fingere (antipaticissime mogli e fidanzate, nella media), nelle situazioni conviviali, nelle inquadrature non abituali. Per quello che abbiamo visto finora quello sulla Juventus promette di essere fra i migliori, poco sotto il Tottenham (lì merito anche della disgraziata stagione, quella dell’arrivo di Mourinho e del Covid) e come il Brasile.

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