Federer si ritira, noi purtroppo dobbiamo giocare

21 Gennaio 2019 di Indiscreto

Agli Australian Open il quasi trentottenne Roger Federer ha perso contro un eccellente Tsitsipas, 17 anni meno di lui e numero 15 del mondo, in una partita tiratissima in cui il fattore fisico ha contato senz’altro meno del diritto dello svizzero, dal primo game mai visto così scentrato e insicuro. Il vecchio campione si è tenuto in partita con tutto il resto e stava quasi per bastare… Adesso l’annuncio di voler tornare sulla terra battuta, quindi al Roland Garros, suona quasi come quello di un tour d’addio, per il dolore di giornalisti e appassionati, con prime pagine che hanno associato Federer alla Vonn (e meno male che i Patriots sono andati al Super Bowl, se no c’era da aggiungere anche Brady). Ma anche se stiamo parlando del miglior tennista di tutti i tempi (non il più importante, che è stato Borg), di uno che alla sua età sarà ancora fra i favoriti per Wimbledon, dobbiamo dire che questa retorica del ‘Non ci lasciare’ ha decisamente stancato, così come hanno stancato i troppi atleti che stiracchiano le loro carriere fino alle soglie dei quaranta anni e anche oltre. In certi sport, il calcio su tutti, favoriti dall’assenza o dalla ridicolaggine dei controlli antidoping…

Insomma, se la nostra vita è uno schifo non è che la possano riscattare i fuoriclasse con i quali siamo siamo cresciuti o che comunque hanno accompagnato tanti dei nostri anni. Federer è stato uno dei tennisti più intelligenti nel gestire il fine carriera, ma lui per primo pensava che sarebbe stata dura vincere uno Slam dopo Wimbledon 2012. Poi ha conquistato il diciottesimo, il diciannovesimo e il ventesimo, perché è Federer e perché lo ha fortissimamente voluto, ma non lo ha fatto per noi. Se andrà ancora avanti a giocare lo farà giustamente per sé stesso e perché lo sport ha momenti di verità assoluta che la vita reale non ha, ma se deciderà di smettere noi guarderemo Zverev e Tsitsipas, molestando i più giovani con i ricordi dei bei tempi andati, pieni di campioni e uomini veri. Non come i ragazzi di oggi, superficiali e senza i nostri grandi valori… Conclusione? Federer forse si ritira, ma noi purtroppo dobbiamo continuare a giocare.

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