Mediaset e i suoi stopper

26 Luglio 2009 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari

L’istruttoria aperta dall’Antitrust sulla Lega, per abuso di posizione dominante in merito alla pseudoasta per i diritti televisivi della serie A post 2010 (il termine per le offerte scade domani a mezzogiorno) sarà probabilmente disinnescata da qualche tratto di penna, ma ha un significato etico (etico!) non da poco. Prima di tutto perchè fa notare che i sei pacchetti proposti dalla Lega e dal suo advisor Infront ricalcano perfettamente le offerte annunciate dalle grandi aziende interessate: il satellitare totale per Sky (un solo pacchetto satellitare taglierebbe fuori la Conto Tv della situazione, che infatti ha fatto ricorso alla Corte d’Appello di Milano), il digitale terrestre con le squadre buone per Mediaset, il digitale terrestre con medie e sfigate per Dahlia (chi si aggiudica il pacchetto Gold Live, cioé Mediaset, addirittura sceglie le ‘sue’ 12 squadre e le 8 del cosiddetto competitor che avrà il Silver Live), il chiaro, la radio, eccetera. Ovviamente la guerra è sulla parte pay: far entrare sul mercato satellitare Conto Tv significherebbe non rendere completa l’offerta di Sky, spacchettare maggiormente il digitale terrestre o almeno mettere sullo stesso piano i due pacchetti in vendita metterebbe in pericolo la sopravvivenza stessa di Mediaset Premium. A monte di tutto c’è la questione Infront e tutta una serie di meccanismi che Mediaset (che non vuol dire solo Milan) potrebbe far scattare: la Lega è piena di suoi stopper, oltre che di quelli di parte Sky, non a caso l’obbiettivo realistico è 900 milioni di euro l’anno: meno della metà di quanto la Premier League incassi dal solo mercato interno (senza nemmeno trasmettere tutte le partite…). Non sia mai che Sky e Mediaset spendano troppo. Se questa Antitrust dovesse andare fino in fondo le grandi potrebbero (mandando avanti un Napoli a caso) rimettere in discussione quell’aborto giuridico-dirigista chiamato vendita collettiva. Ma la questione fondamentale è semplice: le pay tv in Italia esistono solo grazie al calcio, il calcio male amministrato vive solo grazie alla televisione, la concorrenza è da sempre il vero nemico del paese delle terrazze.
stefano@indiscreto.it
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