Il solito rosso di Thohir e Moratti

30 Settembre 2015 di Stefano Olivari

Nemmeno il tempo di digerire la sbobba mediatica sull’Inter cinica, concreta, dura, rocciosa, che subito la squadra di Mancini è entrata in una crisi irreversibile che la condurrà verso la serie B o se le va bene all’ottavo posto dell’anno scorso. Saltiamo a piedi pari questi discorsi confermando l’impressione estiva (squadra manciniana del genere forte-ordinato ma senza guizzi, se la gioca per la Champions ma non per lo scudetto) e andiamo diretti sul parallelo che sempre più addetti ai lavori-livori stanno facendo tra Mister Bee, in arrivo in Italia per proseguire nella mal riuscita rappresentazione (una volta Berlusconi aveva autori migliori, a partire da Fatma Ruffini), ed Erick Thohir, dopo le voci sui tragici dati di bilancio del club nerazzurro riferiti alla stagione 2014-15. Voci uscite non dai bar, ma da uno dei sette componenti del consiglio di amministrazione che la scorsa settimana si è riunito per fare il punto della situazione in attesa dell’assemblea dei soci che darà ufficialità alle cifre. Che i milioni di rosso siano 90, nell’ipotesi peggiore, o una trentina di meno nel caso si utilizzino diversi criteri contabili, la certezza è che il club di Thohir (…) ha in teoria fermato gli sprechi dell’era Moratti, ristrutturando a colpi di machete l’organigramma (la cacciata dell’amministratore delegato Fassone, uno degli ultimi ingaggi di Moratti e poi proprio da Moratti messo nel mirino, è stata soltanto il caso più eclatante), ma in pratica non è ancora riuscito ad invertire una tendenza finanziaria che non si può imputare soltanto all’assenza dalle coppe, il cui peso non va ingigantito: se andare in Champions League può produrre minimo 30 milioni diretti e un miglioramento dell’immagine, quindi dell’appeal per sponsorizzazioni e amichevoli, è anche vero che stare ai piani alti comporta spese maggiori per gli ingaggi dei calciatori, che mangiano buona parte del presunto guadagno. Siamo in ogni caso curiosi di vedere quali voci hanno portato a questo risultato negativo, di qualsiasi entità sia: non sarà certo tutta colpa di Mazzarri. Continua sul Guerin Sportivo.

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