La raccomandazione etica di Prandelli

14 Maggio 2012 di Indiscreto

Cesare Prandelli ama lanciare i giovani, a partire ovviamente da suo figlio. Del resto è il c.t. dell’Italia, non della Svizzera o della Norvegia: non si è sempre detto che la Nazionale deve essere lo specchio del paese? Così in mezzo all’etica (a diverse velocità) è riuscito ad infilare nello staff azzurro anche suo figlio Niccolò, come preparatore atletico. In questo modo Prandelli senior ha commentato la sua decisione: “Avevamo bisogno di 3 persone, una doveva far parte dello staff tecnico. Chi meglio di mio figlio, che ha lavorato per 3 anni nel mio staff a Firenze? Avevamo bisogno di diverse figure, in particolare una nello staff tecnico e una nello staff medico. Si tratta di persone valide a livello professionale: uno dei due è mio figlio, potrò passare un mese con lui”. Chiusura da italiano vero, manca l’autoradio nella mano destra ma solo perché adesso le autoradio sono tutte di serie: “Auguro a ogni padre di poter lavorare con il proprio figlio se lo merita. Non ho pensato a eventuali polemiche, e ciascuno può pensare quello che vuole”.

Share this article
TAGS