Vandenbergh già in Spagna

1 Giugno 2007 di Stefano Olivari

Sono passate cinque settimane dalla sconfitta dei Bleus al De Kuip di Rotterdam e per la Francia la strada che porta al Mondiale di Spagna è davvero in salita: al Parco dei Principi arrivano i cugini del Belgio, che stanno guidando la classifica imbattuti dopo aver sconfitto in casa Irlanda ed Olanda. I “Rode Duivels” dei primi anni Ottanta sono una formazione solida e forte fisicamente; un maestro come Guy Thys ha poi preparato benissimo la squadra dal punto di vista tattico, con un’organizzazione eccellente, al livello di Italia ed Uruguay (in senso storico). Il fortissimo portiere titolare, Jean-Marie Pfaff (uno dei primi tre al mondo all’epoca) è assente per infortunio ma il suo sostituto è un 22enne con un talento infinito, che farà molta strada (13 anni dopo sarà eletto miglior portiere del Mondiale di Usa ’94): Michel Preud’homme. La difesa è fortissima, in mezzo ci sono Walter Meeuws e Michel Renquin, sulle fasce i “gemelli” dalla barba lunga Eric Gerets e Luc Millecamps. A centrocampo giocano Frankie Vercauteren, Rene Van der Eycken, Van Moer e Cluytens (manca Coeck, futuro interista), davanti le due punte sono Jan Ceulemans ed il bomber Edwin Vandenbergh. La Francia, nella quale è assente ancora una volta Michel Platini, schiera Dropsy in porta, Janvion e Bossis terzini, Lopez e Tresor in mezzo, Tigana, Giresse e Genghini (come vice Platini) a centrocampo, Soler e Six come esterni d’attacco e Rocheteau come centravanti, posizione che occupa nella sua nuova squadra (Paris Saint-Germain) ma nella quale non si trova benissimo, poiché limita le sue sensazionali progressioni palla al piede (e da centravanti Rocheteau prende tra l’altro un sacco di botte).
Dopo 5 minuti Rocheteau viene steso al limite dell’area da Millecamps, l’arbitro spagnolo Sanchez lascia correre e mentre i francesi protestano i Diavoli Rossi partono in contropiede; Frankie Vercauteren poco oltre la metà campo pesca con un lancio bellissimo di sinistro Edwin Vandenbergh al limite dell’area, Lopez è fuori posizione e non ha la velocità per recuperare, il numero 10 belga colpisce di destro in diagonale non lasciando scampo a Dropsy: 0-1 per il Belgio. Passano dieci minuti e la Francia ha un’ottima occasione con un calcio di punizione dal limite destro dell’area di rigore. Manca Platini ma il suo sostituto Genghini è uno specialista: Six finta il tiro, Genghini batte, Preud’homme si tuffa ma non ci può arrivare, la palla si stampa però sulla traversa, torna in campo verso Gerard Soler appostato come un falco al limite dell’area piccola e l’attaccante francese può pareggiare con un facile colpo di testa a porta sguarnita. Al 26’ Rocheteau si invola sulla destra dopo un assist filtrante di Tigana, crossa teso in mezzo e Didier Six interviene in anticipo su Meeuws realizzando con grande opportunismo il 2-1; è ancora Jean Amadou Tigana che cinque minuti dopo parte in contropiede tagliando a metà la difesa belga, quando finalmente i difensori centrali convergono su di lui il maliano riesce a mettere palla in profondità sulla sinistra dove accorre come un treno Soler smarcatissimo. L’ala non ci pensa due volte e di prima intenzione spara d’esterno verso Preud’homme che riesce solo a deviare sul palo, la palla rotola sulla linea per qualche secondo prima di terminare in rete…la Francia in un quarto d’ora di grande calcio è riuscita a ribaltare la situazione, completamente. Nella ripresa la squadra di Hidalgo gestisce il vantaggio con qualche affanno allorché Ceulemans, scattato sul filo del fuorigioco su un ottimo lob di Van der Eycken, si trova a tu per tu con Dropsy e lo fulmina accorciando per il 3-2. Il risultato non cambia più e la Francia porta a casa la sua terza vittoria in quattro partite; quest’ultimo importantissimo incontro permette di guardare con più tranquillità alla seconda fase delle eliminatorie, con le partite di “ritorno” che si svolgeranno tra settembre e dicembre 1981.
Il 15 maggio, ultima amichevole prima dell’estate, al Parc des Princes arriva il Brasile per disputare un match amichevole. Nella Francia ci sono diversi esordienti o seconde linee (Anziani, Delamontagne, Moizan, Rouyer, Lecornu), il Brasile invece ha un centrocampo dove, pur senza Falcao, giganteggiano Socrates, Toninho Cerezo, Leo Junior, Eder e soprattutto Zico. Proprio il Galinho sul filo del fuorigioco, Reinaldo in mischia e Socrates su pallonetto fanno a fettine la fragile difesa francese che dopo cinquanta minuti è già sotto 0-3. Nel finale Six con un’ottima azione personale accorcia le distanze ma si fa espellere poco dopo; è una vera e propria debacle, i Galletti sono mancati soprattutto in personalità, per questo motivo è ancor più indispensabile il ritorno di Michel Platini.
9 Settembre 1981, Heysel di Bruxelles, la Francia fa visita al Belgio. Rispetto all’andata ai Belgi manca Gerets ma rientrano Jean-Marie Pfaff e Ludo Coeck; la veloce ala Alex Czerniatynski gioca dal primo minuto. La Francia, pur ritrovando Platini, deve rinunciare a molti titolari fondamentali come Tresor, Tigana, Genghini e Rocheteau: ci sono al loro posto Moizan e Larios, in difesa gioca lo stopper Philippe Mahut, più prestante di Specht, in porta esordisce Perrick Hiard. L’intenzione di Hidalgo di voler portare a casa un pari è evidente, centrocampo a quattro e solo i contropiedisti Zimako e Six in avanti sperando in un’invenzione di Platini che li mandi in porta. Il Belgio però parte fortissimo ed a metà del primo tempo è già in vantaggio, un’azione insistita sulla sinistra di Millecamps porta a un cross basso in mezzo che mancano sia Lopez che Vandenbergh, alle loro spalle però Czerniatynski è più veloce di Bossis e Hiard, e dopo un fortunoso rimpallo riesce a mandare la palla in porta. Nella ripresa un’azione di contrattacco condotta magistralmente dai Diavoli Rossi porta al raddoppio: Czerniatynski accelera sulla sinistra, serve in mezzo per Ceulemans che fa sponda per Vandenbergh, il bomber al limite dell’area tira al volo in corsa, la palla finisce nel sette lasciando Hiard immobile. È il 2-0 che chiude la gara: Eric Gerets, leader della nazionale assente per infortunio, esulta in panchina indossando un’elegante camicia bianca. Il Belgio ormai è praticamente qualificato, mentre la Francia il suo Mondiale deve ancora guadagnarselo. I suoi concorrenti? Eire ed Olanda. Le prossime due partite del girone, prima del facile impegno finale con Cipro? Con Eire ed Olanda.

Carlo Maerna
carloblacksun@hotmail.com

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