Calcio

Un amico per Di Canio

Stefano Olivari 06/05/2021

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Che bell’amico, il ‘Cra’ che ha diffuso il messaggio privato di Paolo Di Canio in cui nella sostanza l’ex bandiera della Lazio, ora opinionista Sky per il calcio inglese, dava del bollito a Mourinho. Va detto che Di Canio è uno dei pochi che sarebbe capace di dirglielo anche in faccia, ma è chiaro che questa è la prima volta dai tempi dell’União Leiria in cui lo Special One capita in un club che non ha budget illimitato: una specie di ritorno alle origini, una situazione in cui dovrà metterci molto del suo non soltanto in conferenza stampa. Se ha accettato una situazione del genere, con il mercato che tuttora ha, significa che bollito non si sente. Magari Mourinho e Di Canio diventano amici (fra l’altro hanno idee politiche non lontanissime), meglio José di ‘Cra’.

La nuova Coppa Italia, riservata solo a squadre di A e B, quindi a 40 squadre, sarà più appetibile per le televisioni? Tanto le ‘favole’ dalla Serie C, o come si è chiamata nel corso del tempo, e dalla D non c’erano comunque mai state, fatta eccezione per una semifinale del Bari di Bolchi negli anni Ottanta e dell’Alessandria in tempi più recenti. Ci ricordiamo anche un Milan-Novara, con il Novara in C, negli ottavi qualche anno fa, forse c’è altro ma di sicuro poco (viene in mente Franco Rossi che ad un ultras del Verona che voleva prenderlo a botte disse “Lei non è uno storico”) e non possiamo/vogliamo passare ore sul web a cercarlo. Visto che le 8 migliori della Serie A entreranno in scena direttamente agli ottavi, come al solito, dal punto di vista dell’audience televisiva cambierà quasi zero. Diverso il discorso sportivo, dopo la vagonata di retorica in seguito alla toccata e fuga della Superlega. Dal momento che le selezionate di C e D sono state eliminate, ci aspettiamo editoriali sulla Seria A cattiva che ha rubato il sogno del Gelbison e del Breno. Anche l’Atalanta, a proposito di sogno da non rubare, ha approvato la Coppa Italia-superleghetta.

Qualche giorno fa scherzavamo, ma davvero fra poco Andrea Agnelli si sveglierà con la testa del cavallo nel letto. Oggi Evelina Christillin è tornata sull’argomento Super League, dicendo che era un progetto portato avanti da società indebitate, concentrate su calciomercato e commissioni ai procuratori. E chi è la prima squadra d’Italia in questa pazzesca classifica, secondo i dati ufficiali della FIGC, con 20 milioni e passa di euro a stagione?

Qui vinciamo facile, visto che viviamo in un appartamento tre piani sotto al suo. Quale grande campione è in ritardo di tre trimestri nel pagamento delle spese di condominio?

Altro indovinello, suggerito poco fa da un amico bene introdotto nella squadra: quale grande campione ce l’ha con i compagni di squadra musulmani, a suo dire troppo osservanti del Ramadan?

Sono le 17.45 e dando appuntamento a domani sera, per l’ultima puntata settimanale della rubrica, chiudiamo con un altro pirotecnico indovinello: quale dirigente, buon informatore di giornalisti e da questi descritto come un misto fra Allodi e Steve Jobs, è ormai sistematicamente scavalcato dalla proprietà?

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