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Ciclismo

State Boonen

Stefano Olivari 11/05/2009

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Sommate la popolarità in Italia di Maldini, Totti, Ibrahimovic e Del Piero ed avrete quella in Belgio di Tom Boonen. Ma solo a Boonen il suo paese riserva controlli al di fuori delle competizioni o di quelli previsti dalla federazione internazionale. Da un test effettuato il 27 aprile il campione vincitore di tre Roubaix e di mille altre cose (anche un Mondiale) è risultato positivo alla cocaina. Un po’ come un anno fa, quando per questo motivo fu escluso dal Tour. Per adesso è stato ‘solo’ sospeso dalla sua squadra, la Quick Step, e dovrà fronteggiare di sicuro un processo penale per recidività visto che nel 2008 la condanna a tre anni (!!!) di reclusione era stata con la condizionale. Quasi inutile aggiungere che sportivamente la grandezza di Boonen non viene scalfita, perché i test ‘ciclistici’ sono andati bene ed il vero problema del campione, cioè l’alcool, ad una persona normale impedirebbe non solo di scattare nella foresta di Arenberg ma anche di andare in bici dal fruttivendolo. Pensate a cosa accadrebbe per un test a sorpresa su un calciatore, fuori dalle competizioni, e per una sua condanna penale. La suburra rovescia-cassonetti insorgerebbe, le città lese nell’onore metterebbero in moto i loro deputati ‘attenti al territorio’, i puncicatori si sentirebbero giustificati nell’assalire il primo passante con l’accento sbagliato.

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