Sognando con il tatuato

12 Luglio 2010 di Dominique Antognoni

di Dominique Antognoni
L’unico effetto negativo della fine del Mondiale è la proliferazione degli articoli per ingannare i tifosi, fra la vecchia gloria che non molla mai e il giovane che avrà un luminoso futuro. Della seconda categoria fa giornalisticamente, ma non calcisticamente, parte Cristian Daminuta. Il centrocampista che insieme a Filkor e Fossati sta per passare, per sette milioni complessivi (!!!) dall’Inter al Milan. Società ufficialmente avversarie ma in realtà da sempre molto unite quando c’è da scambiarsi sconosciuti per esigenze di bilancio. L’aspetto divertente della questione non è quello calcistico, perchè a queste operazioni siano ormai abituati, ma quello mediatico. Comunque questi ragazzi sarenno funzionali a qualche articolo e qualche servizio sulla nuova politica dei giovani che caratterizzerà il Milan negli anni a venire (sarà per questo che Oddo ha prolungato di un anno). 
Tifosi rossoneri, adesso state tranquilli: gli acquisti si faranno, anzi ci sono già. Forse distratti da altro non avete fatto caso all’arrivo a Milanello di Mister Parizer, conosciuto anche come il playboy di Dimbovita. All’anagrafe Cristian Daminuta, noto in Romania per il fidanzamento con una prorompente ragazza proprietaria di una catena di negozi di salumi, da cui il soprannome Mister Parizer (la Parizer era una specie di mortadella di bassa qualità esistente ai tempi del comunismo che tanti italiani hanno adorato ma per loro fortuna non conosciuto). Per la cronaca lei si chiama Carmina Paraschiv, mentre l’azienda si chiama “Ana si Cornel”, 50 milioni di euro di fatturato.
Non siamo dei grandi conoscitori di Filkor e Fossati, ma Daminuta è di sicuro uno dei misteri più grandi del calcio giovanile degli ultimi anni. Nel senso che l’Inter lo ha acquistato due anni fa dal Timisoara per poi cederlo in prestito alla Dinamo nonostante due gol contro il Milan nel derby primavera. In Romania, da gennaio in poi, ha giocato la bellezza di 42 minuti su 19 gare, in una squadra che aveva bisogno come l’aria di gente fresca e giovane. Due sole apparizioni, contro Otelul Galati e Poli Iasi. Pensate, lo hanno spedito addirittura nella seconda squadra del Dinamo, che gioca nella terza divisione rumena: anche lì zero gol e zero tutto. Se chiedete un parere su Daminuta all’amministratore delegato del club, l’ex capitano della nazionale Cornel Dinu, vi risponderà laconico: “Vi prego, sto male con il cuore, non provocatemi. I tabloid sono pieni con le foto di Daminuta, fanno vedere i suoi tatuaggi, le sue nuove conquiste. Anche la regina delle salamelle. Ha in testa tutto tranne che il calcio”. Giovanni Becali, l’agente di Chivu, Mutu e altri, è ancora più cinico: “L’Inter non sapeva più come disfarsi di lui, allla Dinamo non è stato all’altezza. Potrebbe giocare in un campionato per tatuati, lì lo vedrei bene”.
Magari esaltato dagli articoli sulla politica dei giovani potrebbe diventare un calciatore, intanto a Bucarest ha fatto la fortuna dei giornali. Non che avesse fatto qualcosa di diverso rispetto ai giocatori del nostro campionato, ma là non esiste ancora la categoria dei giornalisti-amici che nascondono tutto mentre gettando fango sui lontani Ronaldo e Terry. Daminuta è sempre sulle prime pagine, in Romania. Campione nel conquistare le ragazze sui siti tipo Meetic, ma anche nel tampinare senza grande successo stelle e comprimarie della tivù rumena. Ci ha provato perfino con una stilista, Sonia Trifan, la quale ci ha detto che: ”Io tifo per la Dinamo, ma lui ha così poco spessore che dopo cinque minuti mi è passata la voglia anche solo di parlargli”.
La Dinamo non lo ha acquistato nonostante l’opzione di soli 500mila euro. Rispedito al mittente, ovvero l’Inter, che ha poi girato il pacco al Milan per motivi comprensibili solo agli esperti di bilanci. Questi i fatti. Preparatevi però a leggere cose del tipo ‘Può giocare a centrocampo e in difesa, assomiglia a Vieira, il suo agente Cristea Opria giura che in due anni diventerà titolare fisso’. L’estate è lunga, quella milanista di più.
Dominique Antognoni
(in esclusiva per Indiscreto)

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