Segnalator: Murdoch rimontato, sinistro Aguero, Daspo Stabia, Moratti ecumenico e Zamparini coraggioso

17 Novembre 2008 di Stefano Olivari

1. GRAZIE AL CALCIO – Prosegue la crescita di Sky Italia che ha raggiunto i 4 milioni e 600 mila abbonati. Ma la marcia non è più trionfale come prima. Secondo i dati appena diffusi da Newscorp, tra il settembre 2007 e lo stesso mese del 2008 l’incremento è stato di 359 mila abbonati, mentre nell’annata precedente era di 410 mila unità, con un calo di nuovi abbonamenti del 12 per cento. Dall’altra parte della barricata digitale, l’ultimo rilevamento di Mediaset Premium parla di 2 milioni 234 mila clienti attivi (circa la metà degli abbonati Sky), con una crescita del 12% rispetto al milione e 600 mila dell’anno precedente. In pratica, anche se su grandezze diverse, il digitale Mediaset accelera dello stesso 12% di cui rallenta Sky. Pura coincidenza o sono vasi comunicanti? C’è materia per i cervelloni del marketing. (Fonte: Maurizio Caverzan, il Giornale)
2. IL FAMOSO SINISTRO DI AGUERO (LA VERA NOTIZIA E’ CHE IL CAPO DELLO SPORT DI REPUBBLICA NON LO HA MAI VISTO GIOCARE) – Il prossimo è lui: è il crac per cui fare una follia, l’attaccante che mette insieme Maradona e Romario, l’ex bambino che ha sconvolto il calcio europeo e sudamericano. E ora che in Spagna ha ricominciato a fare gol – nella Liga e in Champions League – il suo nome fa già mercato. Un sinistro da favola, “tremendo en la gambeta” scrivono, gol e assist da spingere solo in porta. E’ Sergio Leonel Aguero del Castillo, argentino, appena 20 anni: ha già vinto due mondiali under 20 e un oro olimpico a Pechino con la sua nazionale. Il resto verrà. (Segnalato da Carlo, fonte: Fabrizio Bocca, Repubblica di venerdì 14 novembre 2008)
3. DASPO PER L’ATTACCANTE – Incredibile ma vero, Stefano Morello, l’attaccante della Juve Stabia prelevato in estate dal Gallipoli ed andato in rete nel derby contro la Cavese, è stato condannato al Daspo per due anni. La pena, emessa il 27 agosto dalla Questura di Potenza ed ufficializzata nei giorni scorsi dal Tar della Puglia, permetterà al calciatore, in quanto professionista, di continuare a svolgere la propria attività lavorativa come calciatore della Juve Stabia, ma gli vieterà di assistere alle gare dagli spalti. I fatti, che hanno portato a questo inedito provvedimento, risalgono alla gara del campionato scorso, tra Potenza e Gallipoli, quando vi furono degli scontri sul terreno di gioco. Morello, che la stagione precedente aveva militato proprio nel club lucano, fu coinvolto negli scontri, ma senza ricevere alcuna sanzione dal giudice sportivo, il quale si limitò a squalificare lo stadio Viviani di Potenza. Successivamente è poi arrivata questa pena (segnalato da Salvatore, fonte: Stabia Channel).
4. NON SOLO HEZBOLLAH – Gli Inter Campus si allargano in Libano. E lo fanno seguendo una strategia diplomatica. Entro Natale il progetto sociale caro a Massimo e Milly Moratti e diretto da Nicoletta Flutti con Aldo Montinaro, avrà individuato a Junie, la parte cristiana di Beirut, l’associazione locale con cui dar vita a una scuola calcio per cento bambini bisognosi tra gli 8 e i 14 anni. Perché nella Beirut cristiana? Perché nei giorni scorsi si è inaugurato, con l’appoggio del contingente Unifil guidato dal generale Vincenzo Iannuccelli, l’Inter Campus di Bint Jubail (60 ragazzini). E Bint Jubail è terreno di guerra, politicamente delicato. La presenza dell’Inter è parte dell’operazione simpatia condotta dall’Esercito italiano (soldati francesi alleati hanno aiutato a distribuire maglie nerazzurre). La cittadina, duramente colpita dai bombardamenti israeliani, è in mano al movimento Hezbollah, di cui è membro influente il sindaco Afif Bazzi. Prudenza, è la linea di Moratti e Massimo Moretti, il quasi omonimo presidente di Inter Campus: siamo qui per scopi umanitari, non per appoggiare una fazione; è bene aprire anche tra i cristiani. Il 22 novembre l’Inter e i militari, con il sindaco e il ministro dello Sport, inaugurano a Bint Jubail il campo di calcio per 2 mila spettatori che hanno rimesso a nuovo. E per il 2009, su invito del nostro ambasciatore a Beirut Gabriele Checchia, sarà avviato un Campus per l’infanzia anche tra i campi profughi palestinesi. L’impegno dei Moratti in Libano risale al 2007, quando fu aperto un Inter Campus a Tiro, in appoggio a una richiesta del ministro degli Esteri Massimo D’Alema. (Fonte: Enrico Arosio, L’Espresso)
5. Quando, a Natale 2007, il cane di Rino Foschi, il direttore sportivo del Palermo, si mette ad annusare ossessivamente uno dei regali che il dirigente aveva messo sotto l’albero e dal pacco salta fuori una testa d’agnello mozzata, Zamparini non ci pensa su due volte e porta Foschi dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. Poi avvia una sorta d’indagine interna e capisce che Cosa Nostra ha messo le mani sul settore giovanile dei rosa-nero. Scopre che “cinque ragazzi erano diventati professionisti su iniziativa di Foschi senza che ne avessero le capacità”. A quel punto la manovra è chiara: far diventare professionista un calciatore, magari facendogli giocare qualche scampolo di partita in prima squadra, vuol dire aumentarne il valore. Per la gioia del loro procuratore, un avvocato che assisteva tutti i Lo Piccolo, e della famiglia mafiosa Palermo centro, che attraverso un suo uomo gestiva una scuola calcio attivissima in città. (Fonte: Lirio Abbate e Peter Gomez, L’Espresso).

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