Rovinando il Super Bowl

25 Gennaio 2010 di Stefano Olivari

di Stefano Olivari
Un po’ come se il 26 aprile 1998 Ronaldo fosse riuscito a rimanere in piedi dopo la spallata di Iuliano e a battere Peruzzi, per metterla in chiave epica. Mourinho probabilmente non ha mai sentito nominare Gigi Simoni, nel calcio 2010 l’Inter sarebbe teoricamente una squadra di potere invece che vittima designata (e pagante), la Juventus sta ancora scontando le sue faide familiari ed in 12 anni solo il Milan ha conservato immutato il suo ruolo politico nel calcio dei ‘tre più uno’ (dove l’uno è il raccomandato geronziano del momento). In pieno da trip da web 3.0, aspettando mercoledì Santo Steve, evitiamo cronache e moviole per andare al punto: Rocchi ha rovinato il Super Bowl de’ noantri per eccesso di protagonismo (dai mille vaffanculo domenicali che un arbitro si prende, ingiustamente, pescare uno che ti sfotte battendo le mani significa proprio questo) o perchè fa parte di un sistema, di un disegno, almeno di uno scarabocchio? La ‘puzza che si sentiva’ evocata da Mourinho e il calendario alla carta apparecchiato dal presidente della A Galliani farebbero barrare la casella ‘b’, ma la scontata previsione è che nel nome del dio risultato tutto sarà archiviato: vendono solo i titoli in positivo, come direbbero i sondaggi di quel quotidiano che però vende sempre meno (si vede che il campione mente, come gli elettori di centro-destra agli exit poll). L’Inter ha il suo derby più emozionante ed eroico della storia, con il miglior calcio undici contro undici visto negli ultimi anni in Italia. Il Milan su vari tavoli ha fatto il possibile ma di fronte all’età, al solito basso ritmo da Bundesliga, e alle scelte suicide di Leonardo (al di là del calcio dell’amore, per un’ora quattro difensori in linea a curare un attaccante stanco e non velocissimo, quando i cross di Beckham e Ronaldinho avrebbero dovuto essere onorati da un attaccante in più) si è dovuto arrendere. Il campionato è finito, nel nostro sogno di una finale scudetto vera e propria si è inserito qualche dubbio.
stefano@indiscreto.it

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